MotoGP, Sepang: l'omaggio di papà Paolo al Sic

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Guido Meda

Valentino Rossi e Paolo Simoncelli

Per la prima volta dal giorno della morte di Marco Simoncelli, suo padre Paolo era in Malesia e ha guidato una processione fino alla curva dell'incidente, a cui hanno partecipato tanti piloti tra cui Valentino Rossi. Un momento di rara intensità, concluso dalle parole di Paolo: "Sorridiamo, ridiamo, andiamo"

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E' una prima triste per ricordare chi aveva nell'allegria la chiave della propria vita. E' una doppia prima triste perchè nel tradizionale cammino silenzioso del giovedì malese che porta molti amici alla curva 11 di Sepang dove sei anni fa perse la vita Marco Simoncelli, stavolta ci sono anche suo padre Paolo e Valentino Rossi. Insieme, lì.

Il cielo minaccia pioggia e temporale. Lo senti da lontano. Ma Marco Simoncelli controlla le nuvole. Lascia che il gruppo arrivi sul posto, lascia che ci sia tempo per una preghiera, una riflessione; tempo per posare un mazzo di fiori, per una carezza alla targa che sta lì da cinque anni alla memoria. Lascia che ci sia il tempo perchè Paolo Simoncelli, qui con il suo team di bambini del motomondiale per la prima volta da quel giorno, senta di nuovo l'affetto di tutti per il suo bambino, quello vero. Quello che non c'è più.

Le presenze sono quelle di chi era qui quel giorno, compresi Marquez, Pedrosa e altri piloti, italiani e non, maturi e giovanissimi e di chi nella vita sportiva di Marco c'è sempre stato. Come quel meccanico schivo e gentile che gli è stato accanto in partenza dalla prima all’ultima gara della sua vita; il simbolo del fatto che di Marco, una volta conosciuto, non potevi più fare a meno. "Sorridiamo, ridiamo, andiamo", dice Paolo Simoncelli alla fine dell'incontro. Il tempo di tornare ognuno al proprio box e comincia a piovere, forte e per davvero.