GP Malesia, prove libere: Dovizioso e Marquez fanno un altro sport!

MotoGp
Andrea Dovizioso e Marc Marquez si contendono il titolo mondiale (foto getty)

Dopo i primi due turni di Libere la sfida del Mondiale ripresenta intatti i suoi due protagonisti. Gli unici, peraltro, ad essere veloci sia sull’asciutto che sul bagnato, sia sul giro secco che sul passo. Rossi costruisce. Sotto l’acqua tornano alla grande Lorenzo e Petrucci

IL RACCONTO DELLE ULTIME LIBERE E DELLE QUALIFICHE

I TEMPI LE CLASSIFICHE

DA TARDOZZI A GUIDOTTI, CHE STRIGLIATA PER REDDING

MALESIA, MARQUEZ VINCE SE...

LA PROGRAMMAZIONE

Con un Dovizioso così non resta proprio che rimpiangere, amaramente, il fiasco colossale della sua gara di sette giorni fa in Australia. Un guaio vero. Ecco, poi arrivi in Malesia e alla fine della prima giornata scopri che la Ducati con il Dovi sopra c’è ancora, eccome, smaltatissima. E’ difficile vedere due turni di prove così intensi. Dovizioso chiude la prima giornata davanti a tutti, velocissimo in tutte le condizioni. Lui e Marquez fanno proprio un altro sport, con le gomme più dure al mattino mentre gli altri usano le più morbide ad esempio. La classifica combinata vale ovviamente, ma va divisa nelle due situazioni meteo che abbiamo visto. Sull’asciutto del mattino Dovizioso è primo davanti a Bautista, a Zarco, a Vinales e a Marquez quinto, che sembra lontano, ma se poi guardi il passo fa paura, esattamente come il rivale ducatista. La Yamaha che un po’ recupera Vinales ha di fatto Rossi fuori dai dieci; è dodicesimo dietro a Lorenzo decimo e a Petrucci undicesimo. Sul bagnato del pomeriggio, che forse è più importante date le previsioni, la storia della lotta per il titolo cambia poco. Nel senso che Dovizioso ci crede anche di più e fa ancora il miglior tempo, proprio davanti a Marquez. Con le altre Ducati di Lorenzo terzo e Petrucci quinto sull’acqua, Dovizioso può sentirsi protetto, può nutrire qualche speranza. Le Yamaha si inseriscono bene, piazzando Vinales quarto e Rossi sesto con una lettura un po’ più chiara del comportamento della loro Yamaha. Le Suzuki di Rins e Iannone sono ottava e nona a ridosso dei big. Ora siamo, come sempre, nelle mani del cielo.

Libere 1, i tempi su pista asciutta

Libere 2, i tempi su pista bagnata