MotoGP, addio da vincente: Livio Suppo lascia la Honda e le gare

MotoGp
Con due Mondiali in tasca, Livio Suppo ha deciso di lasciare la Honda e le corse (Getty)

Il giorno dopo il trionfo di Marc Marquez, che a Valencia si è laureato per la sesta volta campione del mondo, arriva l'addio del team principal alla scuderia giapponese: "Sento il peso della ripetitività di un lavoro bellissimo. Ho bisogno di ricaricare le batterie"

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Livio Suppo, dicono da queste parti, è un manager che se ce l'hai contro lo odi, ma se l'hai dalla tua parte lo ami. Livio Suppo ha deciso di lasciare, di dedicarsi ad altro, di ritirarsi a vita privata come si dice in questi casi. Cambia vita dopo ventidue anni di attività manageriale nel motomondiale a livello top. 53 anni, torinese, con una moglie e una figlia, Suppo fino ad oggi team principal della Honda campione del mondo con Marquez e anche nella classifica costruttori ha dato l'annuncio in una conferenza stampa in cui ha rivelato di sentire "il peso della ripetitività di un lavoro bellissimo. C'è un bisogno di ricaricare le batterie che sento forte dentro di me. È il momento di farlo".

Pacato, determinato, autoritario e anche un po' dispotico, con una propensione naturale all'analisi delle situazioni e a chiedere consigli alle persone che sente vicine in ogni ambito, Livio Suppo da manager ha un palmares impressionante. È l'uomo che portò Casey Stoner in Ducati quando pareva una follia, dirigendolo fino allo storico titolo mondiale del 2007. Fu lo stesso Suppo a decidere di equipaggiare Ducati con gomme Bridgestone quando erano in voga le Michelin e anche quella fu una mossa ultra vincente. Fu lo stesso Suppo a riportare Stoner in Honda nel 2011 per un altro titolo. Ed è sotto la direzione di Suppo che la Honda ha vinto cinque titoli piloti e sei costruttori ingaggiando Marc Marquez. Non sarà facile per Honda sostituirlo. Livio Suppo nel suo mestiere è stato per molti, senza discussioni, il più bravo di tutti.