Test Moto2 e Moto3, le pagelle degli italiani. Brillano Pasini e Bezzecchi

MotoGp

Antonio Boselli

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Le pagelle dei piloti italiani impegnati nella tre giorni di test di Moto2 e Moto3 a Valencia. Sensazioni positive per molti, il voto più alto è per Mattia Pasini e Marco Bezzecchi

TEST VALENCIA, DAY 1

TEST VALENCIA, DAY 2

TEST VALENCIA, DAY 3

Si è chiusa la tre giorni di test di Moto2 e Moto3 a Valencia. Le pagelle dei piloti italiani impegnati sul circuito spagnolo a poco più di un mese dal primo Gp della stagione 2018, il 18 marzo in Qatar.

Moto2, il migliore: Mattia Pasini voto 8

Il Paso è sceso in pista riprendendo da dove aveva finito a novembre, ovvero andando forte. Non è però il miglior tempo assoluto a impressionare, il pilota dell’Italtrans ha soprattutto girato con grande consistenza. Il nuovo telaio Kalex è un passo in avanti ed è fondamentale per contrastare il dominio della Ktm nel finale della passata stagione. Pasini è consapevole che questo può essere l’anno buono per far qualcosa di magico, il talento c’è sempre stato, ora può contare anche su un equilibrio che forse non ha mai avuto in carriera.

Simone Corsi 7,5

Forse è la rivelazione di questi test della Moto2, veterano del Motomondiale con 16 stagioni alle spalle ha candidamente ammesso che questo è il miglior inizio di stagione, meglio anche del 2008 quando a fine stagione si piazzò al secondo posto della classifica piloti in 125. È vero che nei test, le squadre hanno grande libertà sulla gestione del motore, quindi bisogna aspettare i prossimi test per avere un’idea più chiara dei valori in pista, ma è indubbio che Corsi ha stupito.

Lorenzo Baldassarri 7

Secondo miglio tempo assoluto per il Balda che ha girato con grande regolarità. L’adattamento al Team Pons sembra già essere a buon punto, ora deve continuare un percorso che potrebbe portarlo lontano. È importante, anzi fondamentale, che si prepari bene in questi test senza strafare perché sono troppi gli infortuni che lo hanno frenato nella sua carriera.

Romano Fenati 7

Fenny si è presentato ai test con un forte mal di schiena dopo aver esagerato nella preparazione fisica ma questo è un buon indicatore della sua determinazione. Test molto positivo per il numero 13 – si avete letto bene, numero 13!!! – che si piazza al nono posto dei tempi assoluti a meno di un secondo da Pasini. Non è un debutto solo per lui nella categoria ma anche per la sua squadra, per questo c’è da essere ottimisti sul margine di crescita da qui alla gara del Qatar

Stefano Manzi&Federico Fuligni 6

6 di incoraggiamento per due piloti che devono dimostrare di essere all’altezza della categoria. Stefano ha la grande possibilità di dimostrare tutto il suo valore dopo la stagione di apprendistato con lo Sky Racing Team. Per Fulazzi è la prima vera stagione nel Motomondiale considerando che le sue 13 gare in Moto2 sono sempre solo state delle wild card. Non sarà facile rimanere al passo con i colleghi italiani ma come ha dimostrato il suo compagno di squadra Simone Corsi, il team Tasca sembra avere un buon potenziale.

Andrea Locatelli 6

Solo 20° tempo per il Loca che più che altro ha voluto riprendere confidenza con la moto, peraltro in condizioni difficili per tutti con una pista fredda e con poco grip. Andrea è un ragazzo semplice e umile che in carriera ha mostrato una discreta dose di talento, ora è arrivato il momento di lasciare il segno. L’Italtrans è un team di livello, la moto ha un grande potenziale e la passata stagione è servita per ambientarsi alla categoria, insomma ci sono tutti gli ingredienti per divertirsi e farci divertire.

Moto3, il migliore: Marco Bezzecchi voto 8

Vera e propria rivelazione di questi testi, il Bez finalmente può mostrare il suo talento sua una moto competitiva. È sceso dalla Mahindra ed è salito sulla Ktm, che ha lavorato sodo per colmare il gap con la Honda, e così è arrivato il terzo tempo assoluto a poco più di un decimo da Martin. Allievo della VR46 Academy, Marco ha quella giusta dose di leggerezza che potrebbe portarlo lontano.

Enea Bastianini 7

Gran bel tempo per la Bestia, secondo assoluto dietro a Martin di soli 95 millesimi. Il cambio di squadra gli ha fatto bene anche perché il Team Leopard ha vinto due degli ultimi 3 titoli mondiali, quindi tocca a lui dare una svolta alla sua carriera. È ormai chiaro che sia la stagione del tutto o niente perché di occasioni ne ha avute prima con Gresini poi con Alzamora, e questa è un’ultima occasione da cogliere al volo. Enea è un pilota veloce e di gran talento, deve solo ritrovare sicurezza nei propri mezzi.

Niccolò Antonelli 7

Come i suoi colleghi di cui sopra, Nelli sembra aver beneficiato dal cambio di team. Dopo un anno tribolato con il team Ajo e una Ktm non certo esaltante, Niccolò è tornato su una Honda in una squadra tagliata per lui. Non solo per la presenza di Paolone Simoncelli, ma anche per la guida di Marco Grana che è uno dei migliori tecnici. Quinto tempo assoluto a poco più di un decimo e soprattutto una voglia matta di stupire.

Tony Arbolino 6,5

Inizio assolutamente incoraggiante per lo Squalo di Garbagnate come lo definiscono i suoi fans. Soprannomi imbarazzanti a parte, Tony ha iniziato molto bene la sua avventura con il Team Snipers. Con il settimo tempo assoluto, Arbolino è uno dei cinque piloti italiani che si sono piazzati nella top ten. L’anno scorso ha alternato prove esaltanti a flessioni inaspettate, una dinamica normale per un debuttante ma quest’anno potrebbe stupire.

Lorenzo Dalla Porta 6,5

Si è presentato ai test di Valencia con febbre alta e un’influenza fastidiosa, eppure Lorenzo ha chiuso nella top ten. Talento ne ha, lo ha dimostrato vincendo il Cev, ma l’anno scorso è stato evidentemente frenato dalle prestazioni della Mahindra, ora nel Team Leopard ha la grande chance di lasciare il segno.

Andrea Migno 6

Primo test di ambientamento per il Mig con il nuovo team ex-Aspar ora Angel Nieto. Proprio alla fine del terzo giorno di test ha trovato un buon set up ma ormai era troppo tardi per fare il tempone. Poco male, l’importante era conoscere la squadra e la nuova Ktm che sembra aver dato dei segnali incoraggianti dal punto di vista del motore.

Fabio Di Giannantonio 6

Diggia è ancora in fase di gestazione nel senso che sta ancora lavorando su aspetti fondamentali dell’assetto, in particolare per migliorare il feeling con l’anteriore. Come ha dimostrato nelle passate stagioni, gli manca poco per arrivare lì in alto, la concorrenza è tanta ma è importante che si sblocchi il prima possibile perché c’è la sensazione che una volta liberato dai freni, sarà impossibile fermarlo.