Dopo l'annuncio del rinnovo di Vinales e l'apertura di Rossi a un prolungamento del suo contratto (in scadenza nel 2018), è lo stesso pilota di Tavullia ad annunciare dal Qatar che non smetterà di correre fino al 2020, rispondendo a una domanda sulla creazione di un suo team in MotoGp: "Per i prossimi due anni non lo faremo, anche perché credo che correrò io. Potremmo pensarci quando smetterò, ma non nel 2019-20"
TEST QATAR, LA SECONDA GIORNATA LIVE - I RISULTATI DELLA PRIMA GIORNATA
Il primo giorno di test del Qatar ci consegna un Rossi che per la prima volta parla della sua idea di creare un Team di MotoGp a partire dal 2021 quando smetterà. Nelle pieghe della sua dichiarazione una bella doppia notizia, il fatto che corra ancora per due anni (anche se non c’è la conferma ufficiale che non arriverà in questi giorni di test) e che abbia tanta voglia di rimanere ancora in questo mondo dando spazio ai giovani, continuando il felice cammino intrapreso con l’Academy e con lo Sky Racing Team VR46. In molti lo pensavano, altri lo davano per certo, i suoi tifosi se lo auguravano ma sentirlo dire dalla viva voce del dottore fa un altro effetto....
"Non mi aspettavo che Poncharal lasciasse la Yamaha Un mio team in MotoGp? Ci abbiamo pensato, sarebbe stata anche una bella opportunità, ma posso dire che nei prossimi due anni non faremo un team in MotoGP con Yamaha. Anche perché, probabilmente, correrò io per i prossimi due anni. Quindi, eventualmente, se ne parla più avanti".
Ma dopo la scelta di Poncharal titolare Tech3 di separarsi dalla Yamaha per andare in direzione KTM portando in “dote” magari Johann Zarco, la casa di Iwata dovrà puntare su un’altra realtà che la possa rappresentare come team satellite in questi due anni di transizione prima dell’arrivo di Rossi sul ponte di comando. Tra le ipotesi la più verosimile è quella di Aspar Martinez attualmente cliente Ducati. Vedremo... Anche se mai come quest’anno si bruciano i tempi e si parla di futuro.
Rossi chiude sesto: "Non faccio le capriole, dobbiamo migliorare"
"In questa pista la moto va piuttosto bene e ci troviamo bene anche con il grip delle gomme, però la moto è esattamente uguale a due settimane fa in Thailandia dove abbiamo avuto un po' di problemi quindi anche quest'anno bisognerà convivere con queste differenze di prestazione tra una pista e l'altra... Però stiamo lavorando, è stata una buona giornata, sono stato piuttosto veloce anche se c'è ancora tanto da lavorare sia come telaio che sull'elettronica. Dobbiamo lavorare molto sull'elettronica, che secondo me è la cosa più importante e bisogna far lavorare bene le gomme. Alla fine sono sesto, non faccio le capriole, però sono a tre decimi che non è male. La moto qui si guida bene quindi è stato un buon primo giorno ma per stare davanti bisogna migliorare".