Moto2, GP Francia: prima pole con record di Bagnaia

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Paolo Lorenzi

Bagnaia, pole in Francia (foto: Twitter Sky Racing Team VR46)

Il piemontese abbassa di quattro decimi la migliore pole di Luthi (2017) e conquista la sua prima casella in Moto2. Alle sue spalle partirà il sorprendente Mir, ma attenzione al passo di Schrotter (quinto). Baldassarri in seconda fila, Pasini in quarta fila, causa scivolata, Marini dolorante finisce in ottava

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Pecco il tranquillo. Pecco il sornione, quando cala la visiera si trasforma nell’indemoniato pilota capace di frantumare il record della pista in qualifica. La sua prima pole in Moto2 arriva così, perentoria e meritata, ma forse inattesa. Bagnaia sembra correre con naturalezza, con la disarmante tranquillità di chi sa dosare con cura le proprie forze.

Al mattino non ha forzato, lavorando per la gara, staccando comunque il terzo crono della FP3. Al pomeriggio ha piazzato quell’1’36.188 che abbassa di quasi quattro decimi il record stabilito da Luthi l’anno scorso. Va detto che l’asfalto di quest’anno prometteva ottimi tempi, come dimostrato anche dalle altre categorie, ma in quanti avrebbero scommesso sull’exploit del giovane talento piemontese? Bagnaia è a posto anche per la gara: lo ha dichiarato lui stesso a fine prova, e lo dimostra il passo visto al mattino (stesso orario della gara), il migliore insieme a quello di Marcel Schrotter, avversario temibile che domenica partirà alle sue spalle in seconda fila.

E poi ci sono i soliti noti: Baldassarri, che ha agguantato un po’ a sorpresa la prima fila, dopo un giorno e mezzo di prove niente più che discrete, certo non all’altezza di quanto mostrato fino a oggi. C’è anche Marquez col sesto tempo, molto aggressivo in questi due giorni, sempre tra i più veloci. E poi c’è Mir, quarto in griglia, la miglior qualifica dal suo sbarco in Moto2. Era scritto negli astri che prima o poi lo spagnolo sarebbe saltato fuori, ma domani dovrà confermarsi in gara. Manca all’appello Mattia Pasini, solo undicesimo causa scivolata nelle prime fasi, e poi finito alle spalle di Simone Corsi che gli parte una fila davanti. In ombra anche le KTM ufficiali di Oliviera (decimo), mai brillante fino a oggi, e Binder (ottavo); meglio quella privata di Lowes (settimo) nonostante una scivolata inziale. Resta indietro Luca Marini: un week end in salita il suo, dovuto alla spalla dolorante.