MotoGP, GP Mugello 2018: Lorenzo-Dovizioso, doppietta Ducati. 3° Valentino Rossi

Sandro Donato Grosso

Il Mugello si tinge di Rosso. Prima vittoria di Lorenzo in Ducati davanti a Dovizioso e Rossi. Marquez scivola al quarto giro, riparte, ma chiude 16°. Il pilota della Honda resta in testa al Mondiale a quota 95, Valentino sale al secondo posto a -23, Vinales a -28, Dovizioso a -29

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LA CRONACA DELLA GARA, GIRO PER GIRO

Le storie di sport diventano toccanti e uniche quando potrebbero appartenerci, come se fossimo noi i protagonisti, pur non guidando moto a 300 all’ora guadagnando milioni di euro. Come in una separazione avviata, con tanto di avvocati che aspettano in tribunale. E succede che per strada scocca un bacio d’amore, come se fosse il primo... Ma è troppo tardi. Solo tre parole: “È troppo tardi!”, pronunciate a Sky a caldo da Lorenzo, che ha smantellato un paravento concordato che avrebbe dovuto resistere sino a Barcellona. Orgoglio e coraggio, sudore e lacrime. Jorge ce l’ha fatta a vincere con la Ducati; una missione che per molti sembrava impossibile, diventata realtà. Lui da peso alla tecnica e al tempo occorso per avere le migliorie, come nel caso del nuovo serbatoio, che andassero verso la “sua” di direzione. Ma ha comunque ringraziati Dall’Igna, Ciabatti, Tardozzi, Gabarrini, in pratica tutto l’asse tecnico. Il retroscena risiede nel fatto che Lorenzo, rispetto a quello che romanticamente qualcuno pensava, non sarebbe stato disposto a rimenare in Ducati per una cifra più che simbolica (a suo modo di vedere le cose) e giorno dopo giorno si concretizza la possibilità di vederlo guidare una Yamaha vuoi con il Team Marc VDS (se si salva) vuoi con il Team Aspar, che si sta organizzando, ma comunque con nuovi sponsor milionari e la supervisione del gran capo Dorna Carmelo Ezpeleta, come è giusto per salvaguardare un “bene” che pesa cinque Mondiali. Jorge dice sempre quello che pensa, senza strategia, per questo motivo un altro avrebbe rispettato le consegne e in virtù dell’opportunità avrebbe dichiarato: “Godiamoci la festa, poi vedremo” mentre lui serafico “è troppo tardi”. In pista ha dimostrato una superiorità assoluta, mentre fuori ha confermato la sua personalità, che non può essere ingabbiata nelle regole. Lorenzo è questo e chi ha imparato a conoscerlo un po’ lo sa. Viene solo da pensare che forse la storia con la Rossa poteva andare diversamente. Amarsi e dirsi addio! E chissà se quel bacio fosse arrivato prima...

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