Giorni decisivi per la definizione del progetto del nuovo team di Lorenzo. Lo spagnolo correrà su una Yamaha con un team della Petronas
In tanti dopo la vittoria di Jorge Lorenzo con la Ducati al Mugello hanno pensato che il divorzio, alla fine, si sarebbe potuto evitare. Ci hanno sperato anche in Ducati dopo che il pilota spagnolo ha stupito tutti per la superiorità mostrata in gara. Il divorzio però era già stato consumato settimana scorsa nei giorni immediatamente successivi alle parole di Claudio Domenicali, ad della Ducati, che aveva espresso amarezza per una sfida tecnica persa dal team e dal pilota. Queste parole hanno indotto il management di Lorenzo a trovare una soluzione il più velocemente possibile perché non c’erano moto ufficiali sui cui piazzare il pilota spagnolo, a parte la Honda che non ha preso in considerazione un’operazione così complicata. L’idea era di rimettere Lorenzo in sella a una Yamaha che non poteva più contare su un team satellite. La svolta è stata l’entrata in scena della Petronas, colosso petrolifero malese, pronta a investire per costruire un team e per ingaggiare Lorenzo. Ma quale team? Due le opzioni immediate, da una parte il team Marc VDS che stava già trattando con Yamaha, dall’altra il Team Aspar che avrebbe tutto l’interesse a offrire le sue strutture per un’operazione cosi importante. Petronas però non è intenzionata a poggiarsi su queste due squadre perché vuole ripartire da zero, senza incorrere in complicazioni legali considerando per esempio che Marc VDS deve ancora risolvere le controversie tra il suo proprietario, Marc Van Der Straten e l’ex team principal, Michael Bartholemy. I prossimi saranno giorni decisivi per il perfezionamento di questa operazione, esattamente come per il contratto di Petrucci che firmerà a breve il contratto con la Ducati ufficiale per affiancare Andrea Dovizioso nel 2019.