Sono i colori della speranza che avvolgono il sogno di una vittoria italiana che sul circuito romagnolo manca dal 2014. La Ducati arriva da una serie di vittorie e test molto positivi. Rossi arriva spinto del tifo che sulla pista di casa non mancherà e sull’onda di una classifica che lo vede ancora in lizza
Rosso Ducati, rosso speranza. Nei test di una settimana fa ad Aragon le Desmosedici hanno brillato e il Gran Premio di casa si annuncia all’insegna dell’ottimismo. Lorenzo e Dovizioso vengono da una serie di vittorie perentorie, interrotte solo dal disastro di Silverstone, dove in qualifica le moto bolognesi hanno comunque primeggiato. Il record di Misano battuto da un super Lorenzo nei test privati di metà agosto è la conferma di una Ducati solida, veloce e competitiva su tutte le piste e che a maggiore può esserlo sul tracciato romagnolo.
Sperare si può, anzi si deve, perché Misano è il cuore pulsante del tifo motociclistico. E il tifo non mancherà, per Dovizioso, certo, ma anche per Valentino Rossi, idolo locale, prima ancora che star internazionale. Questa è la sua terra, il suo pubblico chiede l’ennesima prodezza, Rossi forever, il campione inossidabile è invocato dal popolo giallo. E la speranza si tinge quindi anche del suo colore rappresentativo. Sul piano tecnico, però, il bilancio Yamaha non splende come quello della Ducati, i problemi noti restano ma qualche segno di miglioramento si è intravisto nelle libere del Gran Premio inglese. E poi il fattore casa sarà uno stimolo in più per il Dottore, fin qui a secco di vittorie ma ancora secondo in classifica. Battere Marquez, tenere aperto il campionato e alimentare il sogno, questa è la spinta che serve. Sperare si può, anzi si deve.