MotoGP, GP Aragon. Michelin e l’incognita gomme

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Gomme Michelin (Foto: Facebook)

La difficolta del tracciato, dovuta al layout ma anche alle condizioni meteo variabili, ha messo a dura prova la Michelin nella scelta delle gomme. Ecco le mescole a disposizione dei team per il GP di Aragon

GP di Aragon in diretta esclusiva su Sky Sport MotoGP (canale 208). Gli orari delle gare: Moto3 alle 11, Moto2 alle 12:20, MotoGP alle 14. Qualifiche e gare delle tre categorie anche su Sky Sport Uno (canale 201)

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Il circuito di Aragon è da sempre problematico per gli pneumatici. Il layout del tracciato, lungo 5.078 km, è caratterizzato da un lungo rettilineo (quasi 1 km) e da ben 17 curve, sette a destra e dieci a sinistra che presentano un raggio molto diverso tra di loro (dai curvoni veloci agli “hairpin”). Inoltre le condizioni metereologiche, con temperature basse nelle sessioni mattutine rispetto a quelle elevate delle ore pomeridiane, hanno reso la scelta delle mescole difficile.

In occasione del GP di Aragon, la Michelin ha messo a disposizione dei team pneumatici anteriori con mescole Soft, Medium e Hard con design simmetrico, contrariamente alle gomme posteriori che sono asimmetriche con il lato sinistro più duro per resistere alle sollecitazioni delle 10 curve sinistrose (si gira in senso antiorario). In caso di maltempo, le gomme da pioggia avranno la stessa struttura di quelle da asciutto (simmetiche/asimettriche) con una duplice scelta di compound (Soft e Medium).

Piero Taramasso – Manager due-ruote di Michelin Motorsport: “L’anno scorso abbiamo avuto condizioni meteo miste ad Aragon, come è successo nelle ultime gare di quest’anno, quindi speriamo di avere condizioni stabili per questo weekend. Il tracciato è molto tecnico e l’anno scorso abbiamo visto in gara tutte le mescole a disposizione – proprio come a Misano – e quello è lo stesso obbiettivo che ci siamo posti in vista di questa gara. L’intento di Michelin è sempre quello di fornire gomme che possono essere usate da piloti, team e costruttori per garantire una performance ottimale. Vogliamo creare un ambiente competitivo e crediamo di averlo fatto. È una vera sfida per tutti i piloti fare la scelta migliore e più consapevole, che a sua volta porta a gare più emozionanti e serrate.”