Ad Assen Gara 1 della Superbike è stata annullata per neve. Un evento molto raro, che richiama l'unico precedente del 1980 a Salisburgo, quando il GP d'Austria fu annullato: il circuito era totalmente imbiancato. In compenso si giocò a palle di neve, si rise e si scherzò
SUPERPOLE A BAUTISTA, GARA 1 RINVIATA
Vedo che viene annullata Gara 1 della Superbike ad Assen e, a parte i soliti pensieri preoccupati sulle variazioni climatiche, mi sento più giovane, torno indietro e sorrido. Ecco perché.
La mia prima gara fuori Italia della mia vita l’ho vista il 29 aprile 1979 a Salisburgo, in Austria. Quella volta si corse, ma il sabato notte fu difficile: ero in tenda con Franco Varisco, un amico di Virginio Ferrari, allora pilota ufficiale del team Suzuki-Gallina che ci aveva dato un passaggio da Milano al circuito e prestato la tenda gialla ad igloo: quella notte pioveva e faceva un freddo cane. Dormivo vestito, con guanti e cappello di lana in due sacchi a pelo. Ad un certo punto Franco mi toccò e mi disse: "Senti, non piove più…". Era vero, il picchiettare dell’acqua sulla tenda era finito, c’era silenzio. Allora aprii la tenda e…nevicava. Erano le 4,30 circa del mattino e, disperati, bagnati e infreddoliti, uscimmo e ci rifugiammo sotto la tettoia del bar del paddock.
Il giorno dopo si corse regolarmente, vinse Johnny Cecotto davanti a Kenny Roberts e Virginio Ferrari, il nostro "sponsor" tecnico.
L’anno dopo, nel 1980, fu ancora peggio. La gara di Salisburgo venne annullata perché cadde un metro e 20 centimetri di neve. Si giocò a palle di neve, si rise, si scherzò, Virginio Ferrari litigò col patron del suo nuovo Team (Yamaha Zago), ma non si poté proprio correre.
Mai più venne annullata una gara mondiale per neve, mai fino a questo sabato 13 aprile 2019 ad Assen. Una coincidenza rara e curiosa, che mi fa sorridere: alla fine siamo cambiati tantissimo, siamo diventati digitali, interconnessi, a quattro tempi, ma sulla neve ancora non riusciamo a correre. Proprio come allora. Mi piace.
