Il managing director della Yamaha chiarisce le sue parole sul futuro di Rossi: "Non ho mai detto che Valentino va in pensione, non ho mai detto che lo licenzieremo. Dobbiamo lavorare meglio nel box per sistemare la sua moto. I test di lunedì? Non vedremo il prototipo completo del 2020"
MOTOGP, IL RACCONTO DELLA GARA
"Quello che hanno scritto dopo la mia intervista a motorsport.com è un po’ ridicolo". Lin Jarvis non ci sta e contrattacca. Il managing director invita ad analizzare le sue parole rilasciate a motorsport.com, secondo cui avrebbe dichiarato: "Il futuro della Yamaha non dipende più da Rossi". Una frase che ha scatenato un polverone tra i tifosi riguardo al futuro di Valentino.
Jarvis: "Non ho mai detto che licenzieremo Rossi"
"Bisogna considerare con attenzione anche le domande, non solo le risposte, quando si legge un’intervista – prosegue Jarvis ai microfoni di Sky Sport MotoGP –. È molto facile estrapolare poche parole e creare uno scandalo. Quando mi è stato chiesto del futuro, ho detto che anche il presidente di Yamaha guarda avanti, non ho mai detto che Valentino va in pensione, non ho mai detto che licenzieremo Rossi, o che lui stesso sia intenzionato a chiudere la carriera alla fine di questa stagione. Queste sono cose create dai giornalisti. Come aiutare Rossi? Dobbiamo lavorare meglio nel box per sistemare la sua moto. Non parliamo solo del 2020, ma anche delle prossime 10 gare, questo è importantissimo. È molto complesso mettere a posto una moto, ma di sicuro possiamo fare meglio e dobbiamo farlo per lui. Quanto siamo lontani dalla messa a punto ideale? Siamo vicini, la moto va, siamo in difficoltà sempre in qualifica e quando il pilota inizia la gara in 12^ o 17^ posizione la situazione è difficile. È importante lavorare meglio e partire nei primi 10”.
Jarvis: "Nei test non vedremo il prototipo del 2020"
Jarvis ha parlato anche dei test di lunedì a Brno: "Saranno molto importanti per diversi aspetti, ma non vedremo il prototipo completo del 2020. Stiamo lavorando molto, abbiamo fatto diversi cambiamenti, ma la moto completa si vedrà solo l’anno prossimo. Sono molto ottimista, le modifiche effettuate hanno già dato risultati positivi, abbiamo un bel piano".