Penultima gara in calendario: piazzata sempre nel finale di stagione, Interlagos recentemente è stata duello all’ultimo sangue tra i piloti Mercedes in lotta per il titolo, ma quando non c’era in ballo il mondiale ha vinto la Ferrari
Dopo il titolo vinto da Lewis Hamilton ad Austin, ad Interlagos andrà di scena il 20esimo e penultimo appuntamento della stagione di Formula 1. Sul circuito brasiliano, pista favorevole alla Mercedes, conterà molto usufruire di una buona posizione nella griglia di partenza.
Il più “vecchio” in calendario
Questo sarà il 47° GP del Brasile. Finora 36 di questi si sono disputati ad Interlagos, mentre 10 hanno avuto luogo a Rio de Janeiro (Jacarepagua, poi Autódromo Internacional Nelson Piquet), tracciato che ora non esiste più, rimpiazzato dalle strutture che hanno ospitato i giochi olimpici del 2016: il Parque Olímpico do Rio de Janeiro.
Se si esclude la riasfaltatura ed il rifacimento dei box, questo è il circuito in calendario con il layout più vecchio: la prima gara con questa configurazione si svolse nel 1990. Il secondo layout più vecchio nel calendario attuale è Melbourne, invariato dalla prima gara disputata nel 1996.
Interlagos, tuttavia, non comincia la sua attività nel 1990, ma ben 50 anni prima. L’inaugurazione del tracciato avvenne il 12 maggio 1940. La lunghezza era di 7,9 km con delle curve molto veloci. Il circuito venne poi ridotto al layout che ora conosciamo con la modernizzazione dell’impianto nel 1989.
Dominio Mercedes (quasi) totale
Nell’era Turbo/Ibrida il GP del Brasile è stato terreno di scontro nel 2014 e 2016 tra i piloti Mercedes ancora in lizza per il titolo, ma anche quando il mondiale piloti era già stato assegnato nel 2015 e 2018 è stato dominio Mercedes: alle frecce d’argento è sfuggita la vittoria solo nell’edizione del 2017, quando Vettel fu lesto nel sorprendere il poleman Bottas al via e conservare il comando della gara fino alla bandiera a scacchi.
I dati parlano chiaro: 5 pole Mercedes su 5 e 4 vittorie su 5 nell’era Turbo/Ibrida, per un palmares che lascia pochi dubbi sul team che sarà protagonista in Brasile.
Hamilton non brilla
Sono “solo” due le vittorie di Lewis Hamilton a Interlagos, circuito in cui non ha mai brillato veramente.
Il sei volte campione del Mondo vinse qui nel 2016, risultato obbligato per tenere aperte le speranze per il titolo, poi andato a Rosberg, e l’anno scorso, quando il doppiato Ocon mise fuori causa il leader Verstappen con un maldestro tentativo di sdoppiaggio.
Lewis guarda dal basso Sebastian Vettel, che qui ha vinto con la Red Bull nel 2010 e 2013 e si è ripetuto con la Ferrari due anni fa.
Per entrambi è lontano il record di vittorie nel GP del Brasile, 6 per Prost, ma per Vettel è a portata di mano quello di successi a Interlagos, 4 di Michael Schumacher.
Attenzione alla prima fila
Secondo i numeri, la pole, o comunque la prima fila, è importantissima a Interlagos: 28 gare su 36 (più di tre quarti) sono state vinte dalle prime due posizioni, divise in 15 vittorie dalla pole e 13 dalla seconda posizione in griglia.
Nelle ultime 11 gare corse qui, si è vinto sempre dalla prima fila: 14 volte nelle ultime 15.