È una gara corta e bellissima quella della Moto2: il ritardo accumulato dalla Moto3 costringe la categoria di mezzo a soli 16 giri, che vengono resi fantastici da Binder, Luthi, Navarro e soprattutto Stefano Manzi. Il riminese riporta la MV Agusta tra i protagonisti del Motomondiale dopo 43 anni, mentre Fabio Di Giannantonio è il "rookie of the year"
Il ritardo accumulato dalla Moto3, protagonista di una gara incredibile, costringe la categoria di mezzo a una riduzione a soli 16 giri. Due Jorge aprono la griglia, Navarro e Martin, ma Stefano Manzi, terzo, ha riportato la MV Agusta in prima fila a 43 anni di distanza dall’ultimo successo, firmato da Giacomo Agostini.
Martin si porta subito in testa, lo seguono Luthi, Navarro, Binder, Marini, Vierge, e Manzi. Che ne ha, spinge, passa prima Vierge e poi Marini. Poi è la volta di Martin, ma Manzi punta già Navarro. A metà gara, il riminese firma addirittura il nuovo record della pista con la sua MV, in 1’34”821.
Nel frattempo, là davanti c’è il solito intramontabile Luthi, che nulla può contro l’attacco di Brad Binder. Ma il sudafricano fa un errore, la sua Ktm imbarca e lo svizzero torna in testa. Il più veloce in pista, però, è sempre Manzi. Ma l’italiano è ancora dietro Navarro.
Cade il campione del mondo Alex Marquez, alla curva 11. Binder ripassa Luthi, a due giri dal termine. Lo svizzero non ci sta, ma Binder incrocia. La bagarre tra i due avvantaggia Navarro e Manzi, che possono così rientrare sulla coppia di testa.
All’ultimo giro, Manzi sorprende Navarro, passa, ma lo spagnolo risponde subito. Il pilota MV ci riprova come può, sfiora il posteriore del valenciano che è più bravo a chiudere tutte le porte nel GP di casa.
Vince Binder e chiude il suo Mondiale a soli tre punti da Marquez, lasciando così la Moto2 per la MotoGP a testa altissima. Secondo è Tom Luthi, terzo Navarro, quarto Manzi, mentre Fabio Di Giannantonio è il rookie of the year.
“Ero lì, vedevo il podio e mi sarebbe piaciuto molto salirci – commenta Manzi, a caldo –. Nei primi giri ho avuto qualche contatto con Vierge e ho dovuto rimontare posizione su posizione. Alla fine, non mi aspettavo mi passasse in quel punto Navarro, ma era l’ultimo giro, dovevo prevederlo. Finalmente, però, siamo riusciti a trovare velocità e costanza”. Ed è questa la cosa più importante, in casa MV Agusta Temporary Forward. Perché da domani è già il 2020.
Moto2, l'ordine di arrivo
1 Brad BINDER 25'30.766
2 Thomas LUTHI +0.735
3 Jorge NAVARRO +1.045
4 Stefano MANZI +1.185
5 Jorge MARTIN +8.066
6 Augusto FERNANDEZ +8.311
7 Xavi VIERGE +9.922
8 Luca MARINI +11.085
9 Fabio DI GIANNANTONIO +11.739
10 Sam LOWES +12.362
11 Mattia PASINI +16.620
12 Dominique AEGERTER +17.160
13 Jake DIXON +17.595
14 Enea BASTIANINI +17.624
15 Remy GARDNER +17.835
16 Marcel SCHROTTER +18.090
17 Lorenzo BALDASSARRI +18.251
18 Joe ROBERTS +18.434
19 Marco BEZZECCHI +19.829
20 Andrea LOCATELLI +20.278
21 Tetsuta NAGASHIMA +20.298
22 Nicolo BULEGA +20.362
23 Somkiat CHANTRA +20.280
24 Bo BENDSNEYDER +25.732
25 Dimas EKKY PRATAMA +28.179
26 Philipp OETTL +28.392
27 Tommaso MARCON +32.617
28 Xavi CARDELUS +37.281
29 Adam NORRODIN +37.410
30 Alex MARQUEZ +1'29.344
Non classificati
Sean Dylan KELLY 2 Giri
Lukas TULOVIC 11 Giri