MotoGP, Alex Marquez alla Honda. Il team manager Puig: "Scelta nostra, non di Marc"

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Il team manager Alberto Puig commenta l'arrivo alla Honda HRC del campione Moto2: "Il fatto che sia il fratello di Marc Marquez non conta, lo abbiamo preso innanzitutto perché è campione del mondo di Moto2. Vantaggi e svantaggi nel gestirli? Non penso al fatto che siano parenti, conta solo dare il massimo, noi e loro"

Adesso c’è anche l'ufficialità. Alex Marquez, fresco iridato di Moto2, sarà il futuro compagno di scuderia del fratello Marc, anche lui laureatosi campione del mondo di MotoGP. Il 22enne pilota spagnolo ha firmato un contratto di un anno. "Lo abbiamo scelto innanzitutto perché è campione del mondo di Moto2 - ha detto il team manager Alberto Puig - Questo è stato il punto di partenza della nostra idea. Se non fosse stato così forse non avremmo preso questa decisione. Ma pensiamo che chi è campione abbia il diritto ad aver un'opportunità e così abbiamo intrapreso questa strada".

Perché farà i test con il team di Cecchinello?

“Perché avevamo chiamato Stefan Bradl a fare i test con Marc e non c'è posto per farlo girare qui. Lucio Cecchinello è stato molto gentile e ha detto ok per questa due giorni a Valencia", ha spiegato Puig.

E' stata una decisione facile o difficile?

“E’ un campione del mondo - ha risposto il team manager HRC - questo è il primo ragionamento che abbiamo fatto. Questo è ciò che conta. Poi abbiamo pensato al fatto che la sua parabola è stata progressiva e in crescita, dalla Moto 3 alla Moto 2. Si è trattato di una possibilità con un pilota giovane e l’abbiamo colta guardando al futuro".

E' stata una scelta 100% Honda? E Marc?

“Se chiedete un parere a Marc la sua risposta è ovvia. Ma la nostra valutazione è stata fatta con il manager di Alex e con lo stesso Alex Marquez. Marc ovviamente era molto contento quando gli facevano domande su queste ipotesi, ma non ha fatto lui la trattativa".

Vantaggi e svantaggi nel gestire due fratelli?

“Io non penso al fatto che siano fratelli, quello è un problema loro - dice sorridendo Puig - Abbiamo due piloti e dobbiamo fare il massimo, e così loro. Marc perché è un campione e Alex che si misura con una categoria superiore".