MotoGP, le modifiche nel regolamento sportivo per il 2020

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La Grand Prix Commission ha deliberato cambiamenti per tutte e tre le categorie, che prenderanno piede già nella prossima stagione

La Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (presidente Dorna), Paul Duparc (FIM), Hervé Poncharal (IRTA) e Takanao Tsubouchi (MSMA), in presenza anche di Carlos Ezpeleta (Dorna), Mike Trimby (IRTA, segretario della riunione), Corrado Cecchinelli (direttore della tecnologia), Danny Aldridge (direttore tecnico), Mike Webb (Direzione Gara) e Franck Vayssié (direttore CCR), in una riunione tenutasi a Madrid il 27 novembre 2019 ha deliberato alcune decisioni, che andranno a modificare il regolamento sportivo del Motomondiale già dal 2020.

 

Regolamento Sportivo in vigore dal 2020

Una prima, importante modifica riguarda i test.

Il regolamento attuale permette ai team di affrontare le sessioni di test con piloti che non sono sotto contratto, nel caso in cui il pilota di riferimento sia infortunato o indisponibile per ragioni di altra natura.
In più, non ci saranno più i test privati per la MotoGP, (ne potranno usufruire solamente i costruttori che dispongono delle concessioni).

La Grand Prix Commission ha inoltre approvato, per tutte le categorie, che le squadre potranno sostituire i piloti sotto contratto per una parte o per tutta la durata dei test, affrontando lo stesso numero di giorni dedicati e dimostrando che il sostituto prenda il posto del pilota contrattato. Non sarà possibile per entrambi i piloti scendere in pista nella stessa occasione. Il pilota sostituto dev’essere approvato dal Comitato di Selezione.

Per Moto2 e Moto3 è stato deciso che qualsiasi pilota sostituito o rimpiazzato verrà considerato come titolare nel conteggio dei giorni dedicati ai test. Per questo, i giorni di test verranno attribuiti tanto al pilota come alla squadra. Questo significa che una squadra non potrà avere ulteriori giorni di test perché ha effettuato un cambio e, d’altro canto, un pilota non potrà avere ulteriori giorni di test per aver cambiato squadra.

Questi cambiamenti permetteranno alle squadre di valutare la competitività dei piloti non contrattati per il futuro nel caso in cui vogliano tenerli in considerazione per delle sostituzioni. Inoltre, offre a squadre e a Comitato di Selezione la possibilità di valutare il rendimento dei piloti che potranno essere proposti per le stagioni successive.

Wildcards in MotoGP

Attualmente, i team costruttori in MotoGP non sono autorizzati a decidere le wildcard per degli eventi consecutivi. La Commissione ha deciso che questa restrizione dev’essere applicata solo ai costruttori che beneficiano delle concessioni. A queste case verranno concesse un massimo di 6 wildcard e le iscrizioni per eventi non consecutivi così, se i piloti della casa rimediano un infortunio o sono impegnati in altre competizioni (come la MotoE, per esempio), possono essere sostituiti.

Procedimento per l’uscita sul bagnato in Moto2 e Moto3

Per adeguarsi a procedure simili, come la partenza posticipata, la Commissione ha deciso che, in caso di pioggia, la gara inizierà di nuovo ma sarà di due terzi rispetto alla distanza originale.