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MotoE, test Jerez: benissimo Ferrari e De Angelis

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Rosario Triolo

©Getty

Il Campione del Mondo e il sammarinese all'inseguimento di Granado. Rientro in Italia previsto per venerdì via Germania

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Dopo una prima giornata caotica segnata più dalla preoccupazione di non poter tornare a casa che dalla concentrazione sul lavoro in pista, la MotoE ha girato per il secondo giorno a Jerez. I team italiani si sono organizzati per rientrare venerdì facendo scalo in Germania, alla luce delle cancellazioni dei voli per l'Italia dalla Spagna. Nonostante lo stato d'animo non fosse quello ideale, i nostri piloti hanno brillato nelle prove della giornata.

 

Partiamo dal Campione del Mondo, Matteo Ferrari. Ancora una volta un pelo più lento del brasiliano Granado, Ferrari è però tranquillo per due motivi. Il primo perché la batteria della sua Energica del team Gresini non era al top quando ha stampato il tempo. Il secondo perché sta migliorando costantemente il suo feeling facendo prove di setup che gli hanno permesso di contenere la perdita di prestazione della nuova gomma posteriore Michelin. A Ferrari piace tanto anche il nuovo anteriore, che invece secondo altre opinioni è simile al 2019. Sicuramente dietro le cose sono diverse, perché oltre alla mescola, universalmente giudicata troppo morbida e che per questo verrà cambiata da Michelin, è stato modificato anche il profilo della gomma, che ora è più grande. Questo cambia anche il bilanciamento della moto in modo significativo, e richiede un adattamento dello stile di guida.

 

Il punto positivo, individuato da Alex De Angelis, è che questa gomma perdona di più rispetto a quella del 2019, e così quando cala la moto tende al traverso in accelerazione anziché al lancio in high side alla minima perdita di grip. Un passo avanti sul feeling molto importante, che produce come risultati dei tempi vicini a quelli della Moto3 e un miglioramento rispetto al 2019 di circa 1.6 secondi nel caso di De Angelis. È stato possibile per il sammarinese concentrarsi su due strade totalmente differenti, una delle quali lo ha aiutato a stare nelle posizioni di vertice e gli permetterà di cercare davvero il limite della moto nell'ultimo giorno di test.

 

Ha pagato qualcosina invece il debuttante Zaccone. Il tema è che la gomma troppo morbida non permette delle vere prove comparative all'interno di uno stesso turno. Inoltre, non essendo la sua moto tra quelle dotate della presa d'aria per il raffreddamento della batteria appena introdotta, la carica dura pochissimo. Pertanto per l'ultimo giorno ha deciso che salterà un turno, quello centrale, per allenarsi e imparare la guida della MotoE tra la mattina, quando comunque l'asfalto è molto freddo e non sarà facile mettersi a posto, e il terzo turno, quello nelle condizioni ideali, che nei primi due giorni Zaccone ha sacrificato a causa appunto della carica della batteria.

 

Il settimo posto di Niccolò Canepa e l'ultimo di un altro debuttante nella categoria, Tommy Marcon, completano la lista degli italiani in questi test, ricordando che il team Sic58 squadra corse ha deciso anticipatamente di non mandare il suo staff e il suo pilota Mattia Casadei a Jerez per evitare possibili difficoltà per gli spostamenti da e verso l'Italia.

 

In vista dell'ultima giornata di test sarà interessante scoprire anche il comportamento della nuova forcella, che presenta uno step di idraulica più duro per evitare di andare "a pacco" in staccata come succedeva nel 2019 come conseguenza del notevole peso della moto.