Superbike, Kawasaki: Rea ma non solo, il futuro numeri e curiosità

SBK

Michele Merlino

SECONDA PARTE. In collaborazione con Michele Merlino, l’uomo dei numeri, entriamo negli archivi del mondiale delle derivate di serie. Completiamo la storia della Kawasaki tra numeri, statistiche e curiosità

SBK, KAWASAKI: PRIMA PARTE - LO SPECIALE SBK

Il successo non è arrivato subito. La Kawasaki dal 2010 al 2012 ha incontrato due ostacoli insormontabili: uno era l’accoppiata Biaggi-Aprilia e l’altro è stato il disarmante mondiale 2011 con Checa e la sua Ducati del team Althea praticamente imbattibili. Non furono anni totalmente bui: nel 2012 Sykes perse il mondiale solo per mezzo punto! Era il segnale che la ZX-10R era pronta per diventare la moto da battere. Nel 2013, infatti, Sykes riuscì a vincere il titolo, proprio contro l’Aprilia, orfana di Biaggi e, nel 2014, di nuovo un mondiale sfuggito tra le dita in quell’incredibile finale a Losail, quando Sylvain Guintoli infilò la prestazione della vita ed i piloti ufficiali Kawasaki (Sykes e Baz) non trovarono di meglio da fare che infastidirsi a vicenda. Dopo quel weekend di Losail infatti ci fu una lunga coda polemica sui social media in cui Sykes e Baz non se le mandarono a dire…

Poi è arrivato Rea...

Il matrimonio Rea-Kawasaki è stato il coronamento di una partnership perfetta, da entrambi i punti di vista. Da un lato c’era un pilota frenato da una moto poco sviluppata e di conseguenza poco competitiva come la Honda e dall’altro c’era Kawasaki, che doveva riequilibrare il team dopo il veleno del 2014. Con Baz fuori e con un pilastro come Sykes a disposizione, era logico per Kawasaki calare l’asso ed ingaggiare il talentuoso Rea. Il resto è storia, ed è lo specchio del matrimonio perfetto di cui sopra: Rea ha suggellato la Kawasaki quale moto migliore e la Kawa ha incoronato Rea come padrone assoluto della Superbike.

Riusciranno a battere i record Ducati?

E’ molto difficile. La Kawasaki non paga solo gli anni “dell’oblio”, quelli in cui lasciò le sue moto in mano ai team privati, ma paga anche un paio di stagioni, 2003 e 2004, in cui Ducati era l’unica moto ufficiale e faceva incetta di numeri importanti, irripetibili. Nel 2003 la Ducati vinse tutte le 24 gare e conquistò 64 posti sul podio su 72 disponibili, con un vantaggio del genere è impossibile recuperare... Al momento ci sono 210 vittorie di distanza dalla Ducati (358) alla Kawasaki (148), ma se dividiamo questi valori, prendendo come punto di separazione il 2012, cioè l’anno antecedente il mondiale di Sykes, il conteggio cambia radicalmente. Fino al 2012 il bilancio di vittorie è 313-41 per la Ducati, dal 2013 in poi diventa 107-45 per la Kawasaki…

E se Rea cambiasse team?

Questa è l’incognita più grande che attanaglia Kawasaki. Perché se è vero che ora il matrimonio è perfetto, è altrettanto vero che la Kawasaki non si è mostrata altrettanto vincente in mano ad altri piloti, ed è altrettanto vero che finora il team giapponese non ha mai fornito a Rea un compagno di team con altrettanto talento e voglia di vincere. Dal 2015 al 2018 Rea è stato affiancato da Sykes: un campione del mondo, certo, ma visto come è stato strapazzato da Johnny, forse andava messo in discussione un po’ prima e magari si poteva investire su un giovane, o qualcuno che potesse essere di stimolo per Rea, che, alla lunga, potrebbe adagiarsi se non pungolato a dovere. Nel 2019 Kawasaki ha optato per Leon Haslam, una scelta poco coraggiosa: un 36enne con alle spalle già più di 200 gare nel mondiale. Di sicuro aveva avuto il tempo per mostrare di che pasta era fatto e non ci si potevano attendere grosse sorprese. E infatti... Per il 2020 Kawasaki si è affidata ad Alex Lowes, ed anche in questo caso non stiamo parlando di un giovane emergente o di una star del motomondiale che non ha avuto i mezzi per emergere (vedi Redding e Bautista). Se mettesse in difficoltà Rea, sarebbe una sorpresa, per tutti. Insomma, è difficile vedere una Kawasaki altrettanto vincente senza Rea. Anche perché i numeri parlano chiaro: dal 2015 in poi Johnny ha ottenuto 74 delle 89 vittorie Kawasaki…del resto il dato attuale, e cioè che Rea -da solo- ha conquistato la m età esatta di tutte le vittorie Kawasaki nella storia del team, 74 su 148, non ha bisogno di molti commenti.