MotoGP, KTM: Espargaró e Martin in fuga per la vittoria

MotoGp
Antonio Boselli

Antonio Boselli

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La casa austriaca si trova due piloti con la valigia in mano, Pol Espargaró che si è accordato con la Honda e Jorge Martin che nel 2021 debutterà in MotoGp con il team Pramac Ducati.

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Chi poteva immaginare che il Covid-19 sarebbe arrivato a stravolgere le nostre vite e con esse anche il mondiale di MotoGP? Nessuno e infatti nei contratti dei piloti sottoscritti negli anni precedenti, nessuno poteva prevedere che la prima gara del 2020 si sarebbe svolta dopo il 30 giugno. Non è una data a caso, è il termine temporale che la Ktm ha messo nei contratti per esercitare le opzioni a proprio favore. Per semplificare, quando un team stipula un contratto con un pilota, può includere tra le varie condizioni, una prelazione o un’opzione a proprio favore per il rinnovo. Per esempio, se una delle proprie moto si piazza nelle prime 10 posizioni della classifica, un esempio a caso ma neanche poi tanto, allora il team può esercitare un’opzione a proprio favore e estendere i termini del contratto del pilota. Il problema è che, al 30 giugno, nessuno scenderà in pista e quindi le condizioni, o per meglio dire le clausole, non potranno essere soddisfatte. Da qui nasce la trattativa che la Ducati ha intavolato con Martin, mentre nel caso di Pol Espargaro, la Ktm pretende di avere una prelazione con il pilota spagnolo. La calma apparente che stiamo vivendo in questi giorni non è altro che il tempo che la Ktm si è data per bloccare queste trattative. Il problema è che, come dicevamo, nessuno aveva previsto la sospensione del campionato per il Covid-19 e cercare di far valere le sessioni dei test invernali, e non è uno scherzo, non impedirà il trasferimento di Martin che, anzi, pare abbia già firmato con la Ducati. Anche nel caso di Espargaro, la prelazione difficilmente permetterà alla Ktm di bloccare il trasferimento, considerando la volontà di Pol e la forza economica che la Honda può esercitare nel pareggiare i rilanci del team austriaco. È solo questione di tempo, ma gli incastri andranno al loro posto confermando l’unicità di una stagione che non è ancora cominciata ma è già nel vivo delle contrattazioni.