Il pilota della Yamaha torna sull'incidente dell'ultimo weekend, che ha visto protagonisti Zarco e Morbidelli e che, per un soffio, non ha coinvolto anche lui e Vinales, con un post sui social: "Il video dalla mia telecamera è quello che mi fa più paura. Zarco non ha intenzionalmente causato una carambola ma ha fatto un grave errore di valutazione, la nostra incolumità conta più delle posizioni"
Un incidente ha fatto tremare tutti nello scorso weekend in Austria: il contatto tra Zarco e Morbidelli, le moto che volano e Rossi e Vinales che ne escono incolumi per un soffio. Un episodio che ha scosso tutti, tra cui proprio Valentino che, a qualche giorno di distanza, è tornato su quanto accaduto. Lo ha fatto con un post su Instagram, canale che solitamente il pilota della Yamaha 'riempie' con contenuti festosi, quasi sempre in sella alla sua moto. Questa volta, invece, ha deciso di lasciare un lungo commento, con tanto di video - ripreso dalla sua telecamera - ad accompagnare le parole e renderle ancora più forti.
Rossi: "Zarco, errore non voluto ma bisogna riflettere"
"Le immagini dalla mia telecamera sono quelle che mi fanno più paura, perché da qui si può capire la velocità con cui la moto di Franco ha attraversato la pista proprio davanti a me - ha spiegato il Dottore -. È passata talmente forte che io non l’ho neanche vista, quando sono tornato ai box ero già abbastanza scosso per aver visto la moto di Zarco letteralmente volare sopra la testa di Maverick. Miracolosamente non si è fatto male nessuno ma spero che questo incidente faccia riflettere tutti,soprattutto noi piloti. Zarco non ha intenzionalmente causato una carambola del genere, ma resta comunque un grave errore di valutazione, che un pilota di MotoGP non può permettersi, soprattutto in una staccata da 310 km/h. Spostandosi velocemente sulla destra e frenando “in faccia” a Franco, non gli ha lasciato il posto per rallentare, quindi Morbidelli non ha potuto fare altro che centrarlo a tutta velocità. Capisco che in gara ci si gioca tanto e tutti danno il massimo per stare davanti, ma non dobbiamo dimenticarci che il nostro è uno sport pericoloso, e l’incolumità nostra è dei nostri avversari è molto più importante che guadagnare una posizione".