Da Morbidelli a Bagnaia, da Marini a Bezzecchi, sono tanti i talenti prodotti dalla VR46 Academy che raccolgono successi nel Motomondiale. Un progetto vincente voluto da Rossi e dal suo staff, che raccoglie i suoi frutti già da qualche anno. Adesso quei piloti sono cresciuti al punto da mettere in difficoltà lo stesso Valentino in MotoGP, con il Dottore che ci scherza su e che si gode la soddisfazione da talent scout
Il maestro e suoi discepoli. Si allenano insieme, condividono gioie e insuccessi. Talvolta si affrontano in pista. In duelli intensi, nel rispetto del fair play sportivo e di un’amicizia che può essere messa alla prova, certo, ma giusto il tempo di una gara. Come è successo domenica a Misano. Con Rossi, Morbidelli e Bagnaia. Hanno vinto i giovani ma il il Dottore, salito in cattedra nel circuito di casa, ha perso con eleganza, accettando il verdetto che in fondo lo premia come scopritore di talenti. Gli stessi che in pista, posso rendergli la vita difficile. Ma questo, in fondo, lui l’aveva capito da tempo. La VR46 Riders Academy è una sua creazione, che funziona e prepara i campioni di oggi e domani. Valentino è l’esempio, ma certo il talento non si crea dal nulla. Al massimo lo si può affinare, modellare, coltivare.
Il progetto vincente della VR46 Academy
Domenica è stata la celebrazione di un metodo che funziona. Morbidelli e Bagnaia sono due realtà concrete. Entrambi campioni della Moto2 hanno trovato la loro strada in MotoGP. Così come Marini e Bezzecchi stanno facendo a loro volta, nella classe di mezzo. Con il sostegno di un team che sa lavorare. Ma poi sono loro a dare sostanza ai sogni. A dare nuova linfa al motociclismo nazionale.