MotoGP, GP Emilia Romagna 2020: Vinales vince a Misano. Cadono Bagnaia e Valentino Rossi
Vinales vince a Misano dopo essere partito dalla pole. Podio tutto spagnolo con Mir e Pol Espargaró. Grande rammarico per Bagnaia, caduto a 7 giri dal termine quando era al comando della gara. Rossi scivola nei primi giri, riparte ma è costretto al ritiro a causa di problemi tecnici. Dovizioso chiude 8° e resta in testa al Mondiale, con un punto di vantaggio su Quartararo e Vinales. Morbidelli 9° al traguardo davanti a Petrucci
Quando stai per accarezzare un sogno sportivo e lo stesso svanisce quello è il momento nel quale, se sei un campione, devi tenere duro e guardare al futuro. Non è facile ma i grandi ci riescono. È un pensiero estremo, asciutto, semplice, che Pecco Bagnaia deve far suo perché dopo una gara magica nella quale stava andando a vincere dopo averli superati tutti ha chiuso la sua corsa nella ghiaia mista a polvere. Peccato perché a margine dell'Infortunio che lo ha fatto accomodare sul divano per tre gare e dopo essere finito sul podio una settimana fa il gradino più alto del podio era li. Oggi Bagnaia è l'unico dei ducatisti ad aver capito come funziona la moto abbinata alla nuova gomma posteriore Michelin.
Ma le corse però bisogna portarle a termine, per questo Vinales, che ha saputo amministrare gli pneumatici e lasciato sfogare l'avversario senza incaponirsi nel rimanere li davanti, merita gli applausi. Per Maverick questa vittoria è un'iniezione di fiducia importante visto che rispedisce al mittente i giudizi di chi lo indicava come il pilota del sabato; quello, insomma, che va forte solo in qualifica.
Alzi la mano chi riesce a spiegare il fenomeno Andrea Dovizioso in testa al Mondiale davanti di un punto a Fabio Quartararo. Dovi è analitico e spiega come il modo di frenare con la moto dritta in staccata, sua peculiarità, non sia più redditizio con le nuove coperture che impongono di "portare" la frenata in curva con assetto e tecnica di guida dedicati.
Ma la realtà ci dice anche che in sette gare abbiamo avuto sei vincitori diversi; una girandola nella quale, assente Marc Marquez, tutti sottraggono punti a tutti e dove nuovi binomi affiorano a turno e prepotenti. Tra questi Mir-Suzuki davanti a Espargarò-Ktm che occupano sorridenti il podio romagnolo. Mir è un talento effervescente naturale. Dopo sette giorni di nuovo col prosecco doc in mano grazie a progressioni uniche e sorpassi esaltanti. Lui è uno dei ragazzi che firmano la nuova generazione (come Bagnaia, Morbidelli, Binder, Oliveira e Quartararo) al quale viene tutto facile con una moto, la Suzuki, ormai battezzata "il violino" dai nostri telecronisti Meda e Sanchini. Il pubblico si diverte, insomma, perché i motivi d'interesse sono davvero molti e ad ogni gara il pronostico è un azzardo naturale. Lasciamo Misano e ci spostiamo a Barcellona dove si replica tra pochi giorni con gli italiani sempre al top anche visto che Fenati e Vietti mattatori in Moto3 e Bastianini e Bezzecchi in Moto2 hanno lasciato le briciole della piadina alla concorrenza.
Il futuro di Dovizioso è ancora da definire. Il Manager Battistella: "Stiamo parlando con alcune case tra cui KTM, ma non c'è nulla di concreto per il 2021. I posti in MotoGP sono tutti occupati, ad oggi Andrea non sarà alla partenza del prossimo Mondiale". LE NEWS