MotoGP, Marquez: "Torno, sento che è più prima che poi". VIDEO

MotoGp

La prima lunga intervista di Marquez durante la convalescenza. Il pilota spagnolo, in un video postato sui social della Honda HRC, parla delle sue condizioni ma anche di come sta vivendo lo stop dopo il doppio intervento al braccio. Ha buone sensazioni per un rientro che sembra più vicino e ringrazia i tifosi per i tanti messaggi di sostegno. Il weekend della MotoGP a Barcellona è in diretta su Sky Sport MotoGP (canale 208): nel paddock si rivedrà anche Marquez

F1 E MOTOGP, NUOVI ORARI

Sono passati due mesi e due interventi all'omero del braccio destro dopo l’incidente a Jerez de la Frontera. Un avvio di Mondiale difficilissimo per Marc Marquez. Intanto, in un video postato sui social della HRC Honda, il pilota ha spiegato quali sono le sue condizioni, anche dal punto di vista della gestione mentale dello stop forzato. Il campione di Cervera ha ripreso circa due settimane fa la preparazione fisica: ha cominciato a correre e girato in mountain bike con una protezione di carbonio al braccio.

Come ti senti fisicamente e mentalmente?

"Dal punto di vista fisico mi sento bene ora, anche se non sono al mio normale livello. La scorsa settimana ho cominciato a correre e andare in bici e la condizione è abbastanza buona sia per le gambe che il braccio sinistro, ma per quanto riguarda il braccio destro devo ancora fare molto. Però sto iniziando ad aumentare gli esercizi. Non vedo l’ora di cominciare a spingere di più in palestra, ma i tempi vanno rispettati e serve pazienza”.

"Quando guardo i GP in tv..."

"Mentalmente è stata davvero dura all'inizio. A casa non c'era molto da fare e le giornate erano molto lunghe. Ora, però, c'è un programma: due sedute di fisioterapia, la palestra con il mio preparatore e anche un po' di cardio. Quindi sotto l'aspetto mentale posso dire che va meglio. Il momento in cui soffro di più è nel weekend dei GP e dover guardare tutto in tv. Al di là di questo, adesso posso dire di essere felice perché abbiamo fatto passi avanti". 

Ti sei allenato con la protezione al braccio: la usi ancora?

"Ho utilizzato diversi tipi di protezione. All'inizio una che rendeva il braccio molto rigido, piano pano siamo passati a quella in carbonio che avete visto sui social e che va dal gomito alla spalla. Ora la uso solo quando mi alleno, soprattutto in bicicletta, perché mi tiene bene al suo posto sia l'osso che il braccio".

Come ti senti ora che ti stai nuovamente allenando?

"Fin dal primo giorno mi sono sentito bene e ho cominciato a vedere miglioramenti. La cosa più complicata è il muscolo del braccio destro, ma in generale è meglio di ciò che mi aspettavo. La cosa più importante che è tutti i movimenti siano a posto ora con Carlos, il mio fisioterapista, continueremo passo dopo passo".

Marquez
Foto HRC Honda

Ti è mancato non poterti allenare?

"Sì, nelle prime due settimane. Ma più di tutto mi manca andare in moto. Ora spero di tornare a girare su una moto piccola o qualcosa del genere, ma vanno rispettati i tempi dati dai medici. Comincio a sentrmi pronto, però questa è la situazione più pericolosa perché voglio di più ma devo capire innanzitutto cosa dice il mio corpo". 

Hai pubblicato i dati della tua corsa, sei stato molto veloce

"Normalmente il mio passo è di 3'50 per chilometro e invece stavolta ho fatto 4'50. Sono rimasto sorpreso. Il giorno dopo ero distrutto, le gambe ko. Ho corso altre volte e sono andato in bici, fisicamente quindi mi sento pronto a tornare ma per quanto riguarda il braccio, no".

La Honda vicina alle prime posizioni nell'ultima gara a Misano. Cosa ne pensi?

"Credo che il team si sia trovato in una situazione difficile. Mi sento importante per loro e sento che possiamo ottenere risultati molto buoni, ma quando dall'altra parte dei box hai un pilota debuttante e io sono fuori dalla prima gara, allora si può perdere un po' la direzione. Ora, però, sembra che la situazione si sia normalizzata. Un debuttante come mio fratello Alex ha bisogno di un processo di crescita e lo sta facendo bene. Il test di martedì è stato ancora più importante sia per lui che per Nakagami al fine di fare un passo in avanti come dimostrato in gara. Spero di tornare presto per aiutare la squadra non solo dall'esterno".

Foto HRC Honda

Credi che Alex abbia fatto un passo in avanti decisivo?

"Sta facendo la sua strada, due gare di fila sullo stesso circuito è un qualcosa d'importante per chi è al debutto. Questo aiuta molto, in MotoGP la cosa più difficile è arrivare su un circuito e provare a mettere tutto insieme. A Barcellona vedremo se avrà fatto un passo avanti".

Sei diventato suo consigliere?

"Cerco di qualche consiglio sulle gomme in base all'andamento dell'anno prima, ma è lui che deve lavorare con la sua squadra e dobbiamo essere professionali: se ha un dubbio sullo stile di guida o qualcosa del genere, mi chiama. Però non sono io a farlo, perché sono a casa ed è lui sul circuito a lavorare con il team".

Honda aveva parlato di 2-3 mesi per il tuo ritorno: a che punto siamo?

"Ogni giorno, ogni settimana, sento qualcosa di diverso mentre nelle prime tre settimane non ho avvertito nulla. Non so a che punto sono, ma di sicuro più vicino a salire su una moto. Questa è la cosa più importante. Non so se passerà un mese, due settimane o due mesi. Deciderà il mio corpo".

Foto HRC Honda

Cosa pensi di questa stagione?

"È una stagione livellata, con tanti vincitori diversi in gara e il leader della classifica che ha solo 84 punti dopo 7 gare. Difficile assistere da casa e per tutto questo diventi ancora più motivato a tornare. Stagione strana, non c'è nessuno che sta facendo una grande differenza sugli altri. Il campionato è aperto e sembra che nessuno voglia vincere".

In una recente intervista hai detto che i tuoi favoriti sono Dovizioso e Quartararo: è ancora così?

"È difficile dirlo, in Austria ho detto Quartararo o Dovizioso ma sinceramente mi aspettavo di più da loro, soprattutto da Fabio perché ha vinto le prime due gare ora non so perché fatichi molto anche in uno dei suoi punti di forza come le qualifiche Dovizioso è costante, ma ha bisogno di più velocità se vuole vincere il titolo; Viñales è lì, Mir è lì e ci sono otto-nove piloti in 25 punti. Sarà interessante vedere la fine della stagione e proveremo a vivere lo spettacolo da dentro".

C'è la tua gara a Barcellona questa settimana, resterai a casa?

"Si correrà a un'ora da dove vivo. Sarà strano, è una situazione strana. E' la prima volta che mi succede in carriera, ma se fai questo mestiere e passi 15 anni in sella correndo al limite, allora diventa una possibilità. Cercherò di tornare il prima possibile, ho ancora tanta motivazione".

Honda non facile da guidare e strategia sbagliata, dicono alcuni. Cosa ne pensi?

"Leggo tante cose, ma se prendi l'ultimo decennio Honda ha avuto una strategia perfetta avendo vinto più titoli. Sta facendo un ottimo lavoro. Ogni casa fatica per un anno: noi non vediamo l'ora di migliorare per la prossima stagione, sento che è parte della mia responsabilità essere lì per portare il team al top. Torneremo".

Una MotoGP dev'essere una moto facile come si dice?

"Una MotoGP è una MotoGP, ha un carattere diverso e i piloti devono adattarsi Honda ha questa filosofia da molti anni, anche con Doohan e Criville era così. E' una buona moto, ma devi essere in forma al 100% e spingere molto; poi, quando hai il feeling giusto, puoi essere davvero veloce. Ho letto che è una moto fatta solo per lo stile di Marquez, non credo sia così. Abbiamo tre moto ufficiali in pista e tutti i piloti fanno gli stessi commenti e se uno è più veloce o più lento è un'altra cosa. Io sono il primo che vorrebbe una moto più veloce e più facile e questa è una moto competitiva. Nell'ultima gara abbiamo chiuso col 6° e 7° posto con Nakagami e un pilota debuttante, quindi è una buona moto. C'è potenziale, però se vuoi comprendere la moto devi cadere molte volte".

Cosa pensi dell'ultima gara a Portimao?

"Sarà un circuito interessante in cui chiudere la stagione. Lì nel 2012 ho fatto i test con la Moto2 e ho ottimi ricordi della pista. Ci sono molti saliscendi, divertente correrci e spero di esserci per concludere la stagione in modo positivo".

Hai un messaggio per i tifosi?

"Voglio ringraziarli tutti e ringraziare Honda. Ho ricevuto tanti bei messaggi di sostegno. In molti mi hanno domandato 'quando torni?' e io dico che non lo so ma spero di farlo il prima possibile. Sento che è più prima che poi, quindi anche questo è qualcosa di buono. Vediamo, ma grazie per aver continuato a sostenere me e Honda. Torneremo in alto".