MotoGP, GP Catalunya 2020. La gara del Montmeló: 1° Quartararo, out Dovizioso e Rossi
©GettyQuartararo vince la gara del Montmeló e diventa il nuovo leader del Mondiale. A seguire sul traguardo le due Suzuki di Mir e Rins. Il miglior italiano è Morbidelli in quarta posizione. Contatto tra Dovizioso e Zarco al primo giro, finiscono entrambi fuori. Caduta anche per Rossi a nove giri dall'arrivo, quando era in lotta per il 200° podio in top class. In Moto2 trionfo di Marini dello Sky VR46, in Moto3 vittoria di Binder
Giocando con le serie tv più belle di Sky potremmo definire Quartararo una sorta di testimonial di Gomorra della MotoGP. Il suo trionfo a Barcellona si sposa bene con la frase: “Ce ripigliamm' tutt' chell che è 'o nuost” (correzioni linguistiche sono ben accette dai campani). Dopo la doppia vittoria di inizio stagione, El Diablo si era impantanato in un magma fatto di risultati da archiviare, poco utili per uno che vuole vincere il titolo. La testa del campionato se la merita Fabietto, che ha ottenuto la terza vittoria della stagione grazie alla parte centrale del GP, nella quale ha dettato il ritmo su Morbidelli e Rossi, ma anche alle battute conclusive nelle quali ha gestito le gomme che lo stavano per mollare.
Alle sue spalle una Suzuki stellare, che ritrova Rins sul gradino più basso del podio (bellissimo il ricordo post gara dell’amico Salom) e proietta Mir, secondo, alle spalle di Quartararo nella generale a soli otto punti di distacco. Un mix di competenza giapponese e umanità brianzola, con Davide che torna in Italia con le lacrime agli occhi. Peccato per Morbidelli, perché il quarto posto non rende giustizia al pilota della Yamaha Petronas, arrabbiato dopo aver costruito un buon weekend: Franco ha sofferto con la gomma anteriore e con una specifica della M1 che è meno veloce in rettilineo rispetto alle “sorelle” degli altri tre piloti Yamaha.
Dispiace anche per Rossi, perché la caduta in una curva a sinistra gli ha levato la possibilità di un podio certo. Il Dottore si “consola” con la vittoria del fratello Luca Marini in Moto2. Il pilota dello Sky Racing Team VR46 è una vera e propria macchina da guerra. “Da fratello mi auguro salga in MotoGP, ma da pilota spero di no perché se guida così sarà un altro avversario difficile da tenere dietro”, chiosa con un sorriso mesto Valentino.
Vinales invece è enigmatico e dalle prestazioni a corrente alternata. Dopo una partenza difficile fa capire di non essere stato supportato né dalla potenza né dall’accelerazione della sua moto, che soffriva rispetto alla Honda di Crutchlow e all’Aprilia di Aleix Espargaró, con le quali si è ritrovato a battagliare. “Top Gun” Maverick è comunque terzo nel Mondiale a 18 punti dal leader Quartararo, con un vantaggio di 6 punti da Dovizioso, che è stato falciato in partenza da Zarco. Il francese ha dovuto rallentare per non colpire Petrucci. La Ducati soffre su tutta la linea e vorrebbe iniziare a trovare il bandolo della matassa. Borgo Panigale deve riallineare tutti i pianeti, inizierà a metà settimana annunciando la promozione nel team ufficiale di Pecco Bagnaia, che a Barcellona ha fatto una bella gara assieme a Miller, mentre Martin e Bastianini saranno le giovani promesse da far crescere alla corte di Pramac ed Esponsorama.
Il meglio della domenica al Montmeló
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L'ordine di arrivo
Siamo al giro di boa del Mondiale, le due cadute di fila di Rossi non ci volevano proprio. Difficoltà della gomma davanti o errore di Valentino? Su Sky Sport MotoGP tutti gli approfondimenti dopo la gara.