Valentino Rossi positivo al coronavirus, Yamaha rende noti i suoi ultimi movimenti
CoronavirusRossi sui social annuncia di essere risultato positivo al coronavirus: salta la gara in programma ad Aragon questa settimana. Valentino è stato corretto, coerente rispetto al protocollo e trasparente, così come lo è stata la Yamaha, che ha reso noti gli spostamenti del pilota
"Sono triste e arrabbiato perchè ho fatto del mio meglio per rispettare il protocollo": c'erano anche queste parole, nel messaggio postato sui social in cui Valentino Rossi ha annunciato di essere risultato positivo al coronavirus e di dover rinunciare al GP di Aragon di questa settimana. Quali sono i punti principali del protocollo a cui si è attenuto Valentino? Dorna garantisce una sorta di bolla sanitaria, che prevede oltre a un comportamento rigoroso per ridurre al minimo i contatti un tampone da effettuare entro le 48 ore prima di tornare in pista. Se il risultato è negativo va caricato sull'app, a quel punto compare una striscia verde che indica il via libera a partire. Come segnale di ulteriore trasparenza, Yamaha ha reso noti attraverso un comunicato gli spostamenti degli ultimi giorni di Valentino.
Il tracciamento reso noto da Yamaha
- domenica 11 ottobre: Valentino lascia Le Mans e parte per l'Italia;
- martedì 13 ottobre: Valentino effettua il test PCR (Polymerase Chain Reaction) obbligatorio previsto dal protocollo;
- mercoledì 14 ottobre: arriva il risultato del test: è negativo. A questo punto, sulla schermata dell'app di Dorna in possesso da Valentino compare una striscia verde, che indica l'ok a tornare in pista. Il pilota è in piena forma, si allena e non presenta alcun sintomo da coronavirus;
- giovedì 15 ottobre: Valentino al risveglio si sente dolorante, con qualche linea di febbre. Per scrupolo effettua due ulteriori test: l'esito del primo, un PCR rapido, è negativo; l'esito del secondo, un PCR standard, ossia un tampone, è invece positivo. Da qui lo stop, Valentino resta in isolamento nella sua casa di Tavullia per 10 giorni. Dall'11 al 15 ottobre non è entrato in contatto con alcun membro della sua squadra e dello staff della VR46 Academy, come specifica la Yamaha.