Zarco, nel Mondiale 2021 con la Ducati Pramac arriva l'occasione della vita

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

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Nel 2021 il francese ha praticamente tutto per rivelarsi sorpresa del Mondiale. Chissà che il destino voglia che sia l'anno buono per avere un pilota francese campione del mondo nella principale classe del Motomondiale...

MOTOGP, LE COPPIE DEL 2021

Zarco, approdato all'università della Rossa di Bologna, cioè al team Pramac, a quasi trent'anni si può dire che sia un po' fuoricorso, ma non soltanto per colpa sua, anzi. Esordisce nel 2009 in 125 con un'Aprilia e soltanto nella terza stagione dimostra di essere uno forte: con un primo, 6 secondi e 4 terzi finisce secondo dietro Nico Terol nell'ultima stagione della monocilindrica 2 tempi. Di lì passa in Moto2, già categoria mondiale al posto della 250 dal 2010. Le prime tre stagioni, cioè fino al 2014 le corre su moto non particolarmente competitive, ma ottiene 6 terzi. Nel 2015 e '16 in sella alla Kalex vince due titoli di Moto2 con (nei due anni) 15 vittorie, 7 secondi 2 terzi. Insomma al liceo era il migliore.

Zarco è una persona diversa dalla media dei piloti. Vive fino ad un certo punto in un posto isolato senza cellulare, festeggia le vittorie con un salto mortale all'indietro dalla cima dei guard-rail. Sa suonare il piano, cantare, ma ad un certo punto viene "tradito" dal suo "manager/amico" che invece di portarlo alla Honda lo manda in KTM per meno soldi e in una posizione meno importante. Ma questo, per il francese più titolato della storia e per l'unico pilota ad aver vinto due titoli in Moto2, è ancora futuro perché i primi due anni di MotoGP li passa in sella alla Yamaha-Tech3, il team clienti e si mette subito in luce come uno molto veloce, anche se per poco non ancora vincente con 2 pole, 2 secondi e 1 terzo per anno. Nel 2019 passa alla Honda clienti e soffre come uomo e come pilota. Zero risultati praticamente.

Nel 2020 arriva, dopo aver considerato anche il ritiro, sulla Ducati Esponsorama, con una moto buona torna a farsi vedere tra i primi, ritrova motivazione e voglia anche se commette un po' troppi errori, il peggiore dei quali è il tamponamento a Morbidelli nella gara austriaca che viene fermata a causa di quel botto tremendo che soltanto per pura fortuna non coinvolge né Rossi, né Vinales. Passati sulla Ducati ufficiale Miller e Bagnaia, lui e Martin arrivano al Team Pramac e lasciano liberi due posti per Marini e Bastianini nella terza squadra Ducati.

Francia a caccia della vetta del mondo in MotoGP

Insomma Joan praticamente ha nel 2021 la vera grande possibilità della sua carriera in MotoGP: nella squadra satellite disporrà di moto aggiornate, sarà seguito ancora meglio e potrà cercare di giocarsela anche coi due piloti ufficiali Miller e Bagnaia, che non hanno dei curriculum molto migliori del suo, anzi. Bene ha fatto Ducati a prenderlo come terza punta e vedremo se il francese riuscirà a controllare la sua irruenza, la sua voglia di fare e allo stesso tempo essere più tranquillo, sicuro, aggressivo sì, ma senza esagerare. Io credo che potrebbe riuscirci, che potrebbe addirittura essere la sorpresa (una delle) di questo campionato 2021.

Ha tutto per riuscirci: voglia, esperienza, combattività, coraggio, moto, squadra. Chissà che il destino non voglia finalmente che si abbia un campione del mondo della massima categoria di nazionalità francese, cosa mai avvenuta nella storia di questo sport. La Francia ha prodotto ottimi piloti come i fratelli Sarron (uno dei quali campione 250), Patrick Pons, Baldè, Estrosi, l’altro campione 250 Tournadre…Insomma uno che vinca in MotoGP ci vuole proprio e ricordiamoci che c’è anche Quartararo

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Mondiale 2021

Pramac, la coppia sarà Martin-Zarco

PRO

  • 2 campionati Moto2
  • Esperienza
  • Competitività, coraggio
  • Velocità sul giro secco
  • Personalità forte e atipica
  • Consapevolezza dell’opportunità che ha
  • Sale su una moto che conosce bene

CONTRO

  • Spesso troppo aggressivo
  • Personalità complessa
  • Alla fine un 2020 insieme bello e negativo
  • Combattente puro, forse troppo