Test Portimão e Jerez, nel vento i migliori sono Gardner, Acosta e Granado

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Rosario Triolo

Rosario Triolo

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Condizioni difficili in Portogallo e Spagna per i piloti Moto2, Moto3 e MotoE. Tantissime cadute e bandiere rosse in una giornata in cui i migliori italiani sono stati Di Giannantonio, Foggia e Ferrari

LOSAIL, DAY-3 LIVE

Più che un test, a Portimão è stato un "outlap test": nel senso che le prove si sono limitate a lungo a giri d’uscita dai box e immediati rientri causati dalle bandiere rosse, con conseguenze tanto drammatiche per le moto quanto leggere per i piloti. La prima brutta notizia è arrivata da Nicolò Bulega, che ha saltato la giornata a causa di una falsa positività al Covid-19 nel suo entourage. Questo ha costretto il pilota del team Gresini a tutti gli accertamenti del caso che hanno escluso per fortuna il contagio, ma che lo hanno obbligato a buttar via la giornata senza neanche entrare in pista. Assente anche Gilang in Moto3 per un virus intestinale che nulla ha a che fare col Covid.

 

La conta dei danni ha visto per terra tanti piloti: Bezzecchi, Di Giannantonio, Dalla Porta, Binder, Beaubier, Vierge, Vietti, Foggia e Montella hanno fatto esporre una bandiera rossa dietro l’altra. Lo spavento più grande è stato per un high side di Ogura che ha coinvolto anche Raúl Fernández. Il giapponese è finito in ospedale per accertamenti, rimanendo in osservazione ma senza fratture. Lo spagnolo ha subito la lussazione di una spalla ma è subito tornato in pista quando la moto è stata messa a posto.

In Moto2 il più veloce di tutti è stato Remy Gardner, unico a girare sotto il 43, in 1’42.9. D’altronde che andasse fortissimo in Portogallo era risaputo, visto che a novembre aveva vinto l’ultima gara della stagione 2020. Alle sue spalle due volte Joe Roberts. Nel senso che nel monitor dei tempi compaiono due tempi dello statunitense di Italtrans, in 43.3 e 43.4. Fatti con due transponder e due moto con specifiche diverse. Tante prove dunque per Roberts, tutte andate bene anche perché non ha mai messo gomma morbida al posteriore e non è mai caduto. 

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Migliore degli italiani Fabio Di Giannantonio, sesto, e consapevole dopo una prima giornata difficile che la Kalex richiede accortezze diverse rispetto alla SpeedUp che guidava precedentemente: per il romano c’è margine. Secondo italiano Arbolino, nono e a un solo decimo dal compagno Schrötter. Dal lato tedesco del box Intact Gp si è lavorato con un metodo interessante, quello di far provare le cose al pilota affidandosi alle sue sensazioni senza condizionarlo anticipatamente con dettagli sulle prove da affrontare. Dal lato italiano l’obiettivo è quello di far mantenere la calma al Tiburón nel suo percorso di adattamento alla categoria. Più complessa la giornata di Bezzecchi, Manzi, Dalla Porta, Vietti e Montella. I due compagni dello Sky Racing Team VR46 tra bandiere rosse e cadute hanno girato poco. Manzi non era al top della forma a causa di un infortunio subito sabato scorso in allenamento. Il Campione Moto3 2019 ha fatto varie prove di setup, che non sono andate benissimo. Montella invece mentre cercava di migliorare il suo feeling con la Moto2 Triumph si è agganciato a un trenino buono per il time attack ma ha finito per andare a terra provocando la bandiera rossa di fine giornata che ha chiuso questi test.

In Moto3 ha impressionato il rookie Pedro Acosta, anche lui del team Ktm Ajo come Gardner, che ha girato in 47.8 davanti all’esperto McPhee che per fare il suo 47.9 gli è stato in scia. Poi due italiani, il primo Dennis Foggia che in 48.3 ha chiuso terzo. Nonostante una caduta il pilota del team Leopard è soddisfatto della giornata, chiusa senza time attack per la bandiera rossa di fine turno che gli ha impedito di provare il feeling con gomma nuova. Alle sue spalle Migno che ha lavorato sul bilanciamento e ha preferito evitare di spingere oltre il limite per evitare errori. Masiá, sesto, è soddisfatto del ritorno in Ktm. Si sente tranquillo, contento e con margine di miglioramento ampio viste le tante prove ancora da fare prima della prima gara. Subito dietro Rodrigo, che ha fatto un solo time attack e una trentina di giri, rimandando gli ultimi dettagli al prossimo test. Veloce il suo compagno Alcoba, poco avanti a Rodrigo e Masiá. La curiosità è che dopo aver sofferto per un giorno e mezzo, il rookie dell’anno 2020 ha cambiato la tuta ed è tornato competitivo: quella che aveva indossato precedentemente non era comoda e lo faceva soffrire sulla moto.

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Anche a Jerez in pista piloti Moto2 e Moto3. Per la Moto2 in realtà non c’era Syahrin. Il malese è stato operato per risolvere alcuni problemi che si portava dietro dalla caduta in Austria con Bastianini nel 2020. Quindi ha saltato questo test lasciando in pista solo il compagno Baltus. In Moto3 grande soddisfazione per Stefano Nepa del team Boé, unico capace di scendere sotto il 47. Buon test anche per il suo compagno Riccardo Rossi e per Niccolò Antonelli, che ha rilevato come principali differenze tra Honda e Ktm che guiderà quest’anno le sensazioni trasmesse dalla moto e l’erogazione. Nessun cambio rilevante nell’esperienza del pilota per frenata e percorrenza curva. Antonelli si è concentrato particolarmente sull’ergonomia per trovare le giuste distanze e la perfetta posizione di guida.

In MotoE grande test per il brasiliano Granado, davanti in tutte e tre le sessioni. Un po’ più indietro rispetto alla prima giornata Zaccone, che ha voluto concentrarsi su alcune modifiche per capire meglio la moto in vista dell’ultimo giorno in cui dovrà mettere insieme le informazioni raccolte anche sulle nuove gomme e la nuova forcella. Miglior italiano è stato il Campione 2019 Matteo Ferrari, che ha girato in 48.9 a otto decimi da Granado. Impressionante infine il test del rookie Fermín Aldeguer di Aspar, costantemente tra i primissimi e sorpresa di Jerez, dove si tornerà a provare anche nel giovedì.

Moto2 e Moto3 invece saranno in Andalusia la prossima settimana prima della partenza per il Qatar dove affronteranno l’unico test ufficiale della stagione (quelli attuali sono privati) e l’inizio del campionato con le due gare a cavallo tra l’ultima settimana di marzo e la prima di aprile.