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MotoGP, Marquez dopo le Libere di Jerez: "A volte mi piego a scatti come RoboCop". VIDEO

GP SPAGNA

Il pilota spagnolo ha chiuso 16° nella classifica combinata del venerdì a Jerez, dove cominciò la sua odissea. "Non è stato un problema tornare a correre qui dopo l'infortunio, è una pista che amo. Mi sento meglio, l'obiettivo ora è quello di conservare le energie e fare meglio di Portimao". Poi scherza sulle sensazioni alla guida della sua Honda: "In alcune curve mi piego a scatti come Robocop"

GARA DI MOTOGP LIVE - LA CADUTA DI MARQUEZ

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Marc Marquez è tornato a Jerez, dove il 19 luglio del 2020 cominciò il suo calvario: la caduta nel finale del GP spagnolo, la frattura all'omero del braccio destro, quei lunghissimi 9 mesi di stop prima del rientro, due settimane fa, con il 7° posto di Portimao. "Non ho avuto nessun problema psicologicamente nel tornare qui dopo l'infortunio - ammette il campione di Cervera - dopo le FP1 ho guardato i dati, alla curva 3 ero il più veloce della Honda, quella è una curva che amo. Da quel momento in poi ho guidato normalmente, in FP2 non ho più controllato i numeri, nessun timore, il feeling con la moto sta migliorando". Poi un aggiornamento sulle sue condizioni: "Ho sentito meno forza sul braccio, ma quando posso spingere spingo. A livello fisico, qui è un po' più impegnativo del Portogallo, ci sono tante staccate. Quando curvo sulla sinistra, mi sento perfetto. A destra, invece, in alcune curve mi piego a scatti come RoboCop". Nelle prove libere di questo venerdì ha ottenuto il 16° tempo, ma è già proiettato a sabato: "Avevamo un piano per le prove e abbiamo fatto quanto previsto - spiega - posso dire di stare sicuramente meglio rispetto al venerdì di Portimao. La strategia è una: quando non sono al massimo conservo le energie, se sabato mattina mi sveglio meglio credo che potrò spingere di più".