Quartararo retrocesso in 6^ posizione per la tuta aperta nel GP di Catalunya

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Incredibile quanto accaduto nel finale del GP di Catalunya: il leader del Mondiale Quartararo corre gli ultimi giri con la tuta aperta, a petto nudo a 340 km/h. Convocato dalla Direzione gara, è stato retrocesso in 6^ posizione per aver guidato con la tuta aperta e senza protezione al petto

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Il giallo della tuta alla fine si è risolto in una ulteriore penalizzazione: alcuni team hanno chiesto chiarimenti alla direzione gara dopo il GP di Catalunya, per il finale di Quartararo che ha guidato gli ultimi due giri con la tuta aperta. A quel punto il pilota è stato convocato dalla direzione di gara ed è stato penalizzato di altri 3 secondi (oltre a 3'' di penalizzazione già comminati per aver tagliato le curve 1 e 2). Quindi Quartararo è stato retrocesso dal 4° al 6° posto.

Perché è stato penalizzato Quartararo

Il dubbio che possa essere stato lui ad aprire la cerniera non è stato tema della trattazione, come sembrava in un primo tempo. Questo perché la direzione gara applica semplicemente il regolamento: un pilota che corre con la tuta aperta e senza protezione è pericoloso e pertanto viene sanzionato. Il regolamento di gara dice che "l’equipaggiamento di un pilota deve essere indossato, correttamente allacciato, durante l’intera durata dell’attività in pista". Quartararo dunque ha violato l'articolo 2.4.5.2. 

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Guido Meda ricostruisce quanto successo nel post GP

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Lo sfogo di Quartararo

Il francese ha affidato ai social la sua amarezza: "Complimenti a tutte le persone che sono andate per lamentarsi chiedendo un'altra penalità - ha scritto in una storia su Instagram -. Io non ho messo nessuno in pericolo, come invece ha detto qualche pilota, ed era già difficile per me correre. Ma è interessante vedere la vera faccia di certe persone". Poco prima a Sky aveva raccontanto la sua versione: "A un certo punto mi sono trovato con la tuta che si è gonfiata di colpo - ha spiegato -, ho cercato di chiuderla e in quel momento il protettore del petto è saltato via da solo. A quel punto ho fatto il possibile, ma poi ho pensato solo a guidare". A questo si somma il fastidio del suo box: al massimo la guida sarebbe stata pericolosa per lui, ma non per gli altri piloti.

L'intervista

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Quartararo

Come cambia la classifica

Con la retrocessione dal 4° al 6° posto di Quartararo diventa di 14 i punti il suo vantaggio sulla Ducati Pramac di Zarco (2° nel GP di Catalunya). A -25 c’è Miller, 3° a Montmelò, a -27 Bagnaia, più staccato a -37 il campione del mondo 2020 Mir (Suzuki).

Zarco a -14

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