Moto3, Fenati e Foggia protagonisti

L'analisi

L’Italia raccoglie il 150° podio in Moto3. In Moto2 Lowes vicino al record, ma attenzione ai numeri di Raul Fernandez...

Weekend speciale per Romano Fenati: riesce a ripartire in pole per la prima volta da Silverstone 2017: erano passati esattamente 70 GP da allora.

Per lui è la quinta pole in categoria, a 5 anni 10 mesi e 4 giorni dalla prima (Motegi 2015): è un nuovo record per la classe più piccola; il precedente, ancora migliorabile, era di John McPhee con 5 anni e 21 giorni tra Phillip Island 2015 e Valencia 2020.

Pole attesa da tempo anche per l’Husqvarna: avevano messo a segno solo un’altra pole in Moto3, nel 2014 con Danny Kent a Motegi. Veramente altri tempi: Kent ha abbandonato la scena del motomondiale alla fine del 2018 ed ora milita nel campionato britannico Superbike.

In gara, grazie ad un ottimo recupero nel finale, Foggia è riuscito a conquistare il terzo gradino del podio, mettendo a segno un doppio numero “tondo”: per lui il 10° podio, il 150° per la nostra nazione in Moto3.

Lowes vicino al record, ma anche Fernandez…

Sabato Alex Lowes ha conquistato la sua 15^ pole in Moto2: è un valore molto elevato per la categoria, il secondo di tutti i tempi al pari di Johann Zarco: ora l’inglese è ad una sola lunghezza dal record assoluto di Tito Rabat.

Raul Fernandez in gara mette di nuovo in mostra le sue doti, con una condotta impeccabile, che lo ha portato al 4° successo in carriera.

Il bottino di per sé non è elevatissimo (17° posto di tutti i tempi), ma lo è se si considera che Fernandez è al primo anno nella categoria di mezzo.

L’ultimo rookie con 4 vittorie alla prima stagione di Moto2 era stato Maverick Vinales nel 2014 e, vista la forma di Fernandez, il record assoluto di 7 successi di Marc Marquez, miglior esordiente nella storia nel 2011, non è poi così fuori portata.

Non è finito sul podio, ma ha comunque registrato un’impresa storica per il suo paese: Somkiat Chantra è il primo thailandese che registra un giro veloce in gara in Moto2. Visto che la Tailandia non conta vittorie, podi o pole position, è la prima volta che un atleta di questa nazione si classifica primo in una qualsivoglia graduatoria della classe di mezzo a 4 tempi.

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