Moto2, GP di Aragon (Spagna): successo di Raul Fernandez, 2° Gardner
MOTO2Doppietta della KTM nel GP di Aragon: vince Raul Fernandez, alle sue spalle il compagno di squadra Remy Gardner, leader del Mondiale. Out Bezzecchi, tradito dalla ruota anteriore. Primo degli italiani Di Giannantonio (6°), Arbolino chiude in top ten (9°) davanti a Simone Corsi
Raul Fernandez ha vinto una gara monotona, quasi noiosa, eccezion fatta per le cadute (tante) che hanno rimescolato la classifica di una domenica avara di sorpassi. La più eclatante quella di Sam Lowes, scattato dalla pole position e caduto mentre era all’inseguimento dello spagnolo, ormai staccato e con poche possibilità di agguantare l’avversario in fuga. Fernandez l’ha voluta a tutti i costi questa vittoria, ha liquidato in fretta il compagno di squadra, nonché leader del campionato, Gardner. L’australiano quando ha capito che non poteva resistere si è messo in attesa al terzo posto, controllando senza prendersi rischi. Attesa premiata, il britannico gli ha regalato un secondo posto che gli assicura il primato in classifica con una perdita contenuta (appena 4 punti a fronte di un vantaggio di 39 lunghezze). Fernandez non molla la presa, tiene sotto pressione Gardner e si conferma un rookie fenomenale con la quinta vittoria al primo anno: “Gli ultimi cinque giri sono stati però una sofferenza” ha raccontato tenendosi la mano destra fasciata per l’operazione di sette giorni prima.
Out Bezzecchi, 6° Giannantonio
Tra le cadute pesanti da annoverare anche quella di Marco Bezzecchi, partito nono e caduto dopo avere recuperato tre posizioni. Gara di rincorsa doveva essere e così è stato per il romagnolo che ha dovuto forzare il ritmo per rifarsi sotto. Ma alla fine è stato tradito dalla ruota anteriore come tanti altri. Ne ha approfittato Fabio Di Giannantonio, che ha chiuso in sesta posizione davanti a un sorprendente Fermín Aldeguer, sedicenne promessa spagnola (l’ennesima...) del team Ego Speed Up. Caduto anche Nicolò Bulega, mentre Tony Arbolino è riuscito a chiudere nella top ten, col nono posto, davanti a Simone Corsi che ha guadagnato una posizione dopo il traguardo grazie alla penalità inflitta a Schrotter. Celestino Vietti si piazzato quindicesimo, penultimo classificato (l’ultimo è Stefano Manzi, 18°) di una pattuglia italiana che ha visto anche Lorenzo Dalla Porta ancora alle prese con il dolore alla spalla malandata.