Dopo oltre due anni la MotoGP torna nel continente americano: super favorite le Honda di Marc Marquez, che ad Austin nel 2013 festeggiò il suo primo successo in carriera, segnando il record per il vincitore più giovane (20 anni e 15 giorni). Apriamo la settimana del 15° GP della stagione facendo un breve ripasso tra numeri e curiosità. Le gare domenica live su Sky: Moto3 alle 18, Moto2 alle 19.20, MotoGP alle 21
È un passo significativo per la MotoGP: si torna nel continente americano per la prima volta dopo 2 anni e 140 giorni. Questo è il tempo passato dal GP di Austin del 2019. Il campionato quell’anno proseguì normalmente, ma nel 2020, con l’arrivo della pandemia, tutti i GP furono disputati in Europa, cancellando gli ormai tradizionali appuntamenti primaverili di Rio Hondo e, appunto, Austin. Quest’anno la MotoGP è ripartita dall'Asia, con in due round in Qatar, quindi la permanenza in Europa ed ora, finalmente, il ritorno nel nuovo continente.
Dominio Honda, Marc Marquez da record
Gli USA sono sinonimo di Honda, indipendentemente dal tracciato. Dimentichiamo per un attimo la vittoria di Alex Rins ad Austin nel 2019: non si può negare che sia stata favorita dalla caduta di Marquez, in testa con più di tre secondi di vantaggio dopo soli otto giri. Ecco, andando indietro nel tempo troviamo un solo nome negli albi d’oro delle gare statunitensi…fino al 2013! Marc Marquez ottenne il suo primo successo in carriera qui ad Austin nel 2013, segnando il record per il vincitore più giovane (20 anni e 15 giorni), che tuttora detiene. Da allora fino al GP di Austin del 2018, il vincitore negli USA fu solo lui. È un conteggio che comprende non solo le 6 vittorie consecutive ad Austin, ma anche i successi a Indy dal 2013 al 2015 e Laguna Seca 2013, per un totale squillante di 10 vittorie consecutive nel paese a stelle e strisce. Così come al Sachsenring (dove ha vinto) e ad Aragon (dove ha conteso la vittoria fino alla fine a Bagnaia), è l’ennesimo banco di prova per Marc ed il suo livello di forma. Essendo Marc un pilota Honda, è normale che il bottino più grosso negli USA sia loro, ed è tutto maturato nell’ultimo decennio.
Yamaha, l'ultima gioia nel 2010. Suzuki, colpaccio nel 2019
Fino al 2009 la Honda aveva vinto solo 3 gare negli USA: Laguna Seca nel 2005 e 2006 con il compianto specialista Nicky Hayden, e di nuovo una vittoria a Monterey con Pedrosa nel 2009. Ebbene, dal 2010 al 2018 tutte, ma proprio tutte le 15 vittorie negli USA sono targate Honda, che ha portato il suo totale a 18, lasciando la Yamaha a 9. L'ultimo successo Yamaha in USA è del 2010: Jorge Lorenzo a Laguna Seca. Ma torniamo al dimenticato Rins: quello di Austin nel 2019 è stato il primo successo Suzuki sul suolo americano, alla 32^ gara corsa nel paese a stelle e strisce. Una pietra miliare per un marchio che fino a quel momento aveva vinto ben 91 gare in 32 circuiti sparsi per il mondo.