L'analisi del pilota spagnolo della Suzuki, dopo il tragico incidente di Jerez: "Ho parlato con Maverick, capisco la sua decisione di non correre questo weekend. In MotoGP, Moto2 o altre classi 'pesanti' non si creano grupponi con tutti i piloti vicini come in SuperSport300 o Moto3, bisognerebbe rendere quelle moto più potenti". Domenica la gara alle 21 live su Sky Sport MotoGP e Sky Sport Uno
Sicurezza in primo piano ad Austin, dopo il tragico incidente avvenuto sabato scorso in SuperSport 300 a Jerez, in cui ha perso la vita ad appena 15 anni Dean Berta Vinales, cugino di Maverick. Il commento di Rins, che si presenta da vincitore dell'ultima edizione del GP delle Americhe, quello corso nel 2019: "Ho parlato con Maverick, capisco la sua decisione. Mi dispiace molto, conoscevo anche personalmente Dean Berta, siamo di fronte a tragedie che ci colpiscono nel profondo del cuore. La sicurezza dei piloti e dei circuiti aumenta ogni anno, ma allo stesso tempo aumenta la velocità sul giro". Sono necessarie modifiche? "In MotoGP, Moto2 o altre classi 'pesanti' non si creano grupponi con tutti i piloti vicini come in SuperSport300, che somiglia molto alla Moto3. Bisognerebbe rendere le moto di queste categorie più potenti", risponde il pilota spagnolo della Suzuki.
"Attenzione a Ducati e Yamaha"
Neopapà, Rins è pronto a rifarsi dopo la caduta di Misano: "Alexandra ed io siamo felicissimi per la nascita di Lucas, non so se andrò più lento di un secondo come diceva qualcuno, vedremo venerdì! Su questa pista mi sono sempre divertito tanto, non credo ci sia un segreto per andare forte, diciamo che io mi trovo bene nelle chicane anche se quest’anno il livello è altissimo, oltre a Marc mi aspetto che vadano forte anche le Ducati e le Yamaha".