MotoGP, Marc Marquez più forte delle buche di Austin: adesso vuole la pole

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

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Dopo aver chiuso le Libere del venerdì in testa, Marc adesso vuole provare nuovamente la gioia di una pole in MotoGP (che manca da due anni, dal GP del Giappone dell'ottobre 2019, prima dell'infortunio all'omero del braccio destro). Ci proverà alle 21:10, quando scatteranno le qualifiche in diretta su Sky Sport MotoGP (canale 208). Attenzione però alle Ducati, che hanno dimostrato di saper tenere il passo dello spagnolo, nonostante i grandi problemi dell'asfalto del circuito texano

AUSTIN, LA GARA DELLA MOTOGP LIVE

Austin sta a Marc Marquez come la MotoGP sta alla velocità. Equazione naturale per il pilota della Honda, che ha ritrovato la sua naturalezza nella FP1 sul bagnato prima di ripetersi nella seconda sessione sul tracciato asciutto e di conseguenza molto faticoso per le sue condizioni. Su una pista piena di buche, al limite della praticabilità, i piloti hanno affrontato una sorta di rodeo tanto appariscente in tv quanto difficile da interpretare.

Bagnaia e Bastianini nella top 10

Miller è stato il ducatista più efficace e ha domato la potenza della moto inanellando una serie di giri veloci. Yamaha ancora un po' in difficoltà sulla pista che andava asciugandosi, si è ritrovata nella seconda sessione con Quartararo, che ha definito le buche alle curva 10 molto pericolose. Il francese inoltre continua a dichiarare di voler andare all’attacco senza pensare al vantaggio mondiale. Pecco Bagnaia sembra abbia ancora necessità di lavorare nella ricerca dell’assetto ottimale, anche se ha un passo gara interessante. In Suzuki Rins è nei nei dieci, mentre Mir ne è fuori non estremamente soddisfatto. Verso la fine della FP2 abbiamo vissuto la zampata di Dovizioso e Morbidelli, entrati provvisoriamente nei dieci, che hanno chiuso comunque a ridosso della zona nobile.  Due "lampi" che per motivi diversi fanno ben sperare per il futuro. Nei dieci della combinata oltre a Marc Marquez, Miller e Quartararo abbiamo Pol Espargararo' e Nakagami, a testimonianza che la Honda va bene in Texas, che precedono Bagnaia, Martin, Zarco, Rins e Bastianini

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