Moto3, Pedro Acosta campione: il 'quasi più giovane' della storia

MOTO3

Michele Merlino

Pedro Acosta ce l’ha fatta. Il mondiale si è chiuso anzitempo per uno scellerato tamponamento di Darryn Binder a Dennis Foggia: ha tarpato le ali ad una rimonta di 75 punti che prometteva un finale di gara, ed un epilogo a Valencia, tutto da vivere

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Il giovane Acosta si laurea campione quindi, a 17 anni e 166 giorni, solo un giorno in più del più giovane di tutti i tempi, Loris Capirossi, il cui record resiste dal 1990 e, con le nuove regole destinate alle categorie minori, a questo punto dovrebbe rimanere imbattuto per sempre. Acosta è il 5° spagnolo che vince in Moto3, un mondiale che sta diventando sempre più una sfida Spagna-Italia. Dal 2017 infatti, i primi due in classifica sono sempre stati spagnoli o italiani:

  • 2017 1° Mir 🇪🇸 2° Fenati 🇮🇹
  • 2018 1° Martin 🇪🇸 2° Di Giannantonio 🇮🇹
  • 2019 1° Dalla Porta 🇮🇹 2° Canet 🇪🇸
  • 2020 1° Arenas 🇪🇸 2° Arbolino 🇮🇹
  • 2021 1° Acosta 🇪🇸 2° Foggia 🇮🇹

Se poi aggiungiamo il 2016, in cui vinse Brad Binder e secondo fu Bastianini, per il sesto anno di fila piazziamo un pilota nei primi due del mondiale Moto3. Certo, il 4-1 spagnolo brucia non poco.

Qualifiche da rivedere?

Acosta è il secondo campione consecutivo (dopo Arenas) che non mette a segno nessuna pole position nel corso della stagione, un dato che fa il paio con il fatto che nelle ultime trenta gare disputate, solo tre siano state vinte dal più veloce in qualifica (Jerez 2020, Suzuki; Algarve 2020, Raul Fernandez; Gran Bretagna 2021, Fenati). Questi dati forse dovrebbero far riflettere sul formato delle qualifiche per la classe più piccola, che in genere premiano chi sa destreggiarsi meglio tra le scie, in genere in situazioni caotiche con gruppi di piloti molto numerosi in cui la differenza tra un buon tempo ed un fallimento è molto labile, ma non premiano il più veloce in assoluto sul giro singolo. A riprova di questo, i dati di Moto2 e MotoGP. Nelle ultime 30 gare di Moto2 12 successi sono giunti dalla pole e in MotoGP 10, quindi approssimativamente un terzo in entrambi i casi, contro un decimo della Moto3.Perché chissà, magari con le qualifiche a giro singolo per ogni pilota (come faceva la Superbike fino a qualche anno fa), qualche individuo non molto veloce che poi per farsi strada rovina addosso ad altri piloti, non sarebbe nelle condizioni di fare grossi danni. Senza fare nomi, ovviamente.