Jack Miller, il profilo in vista della MotoGP 2022: l'australiano pazzoide e romantico
ducati ©GettyMiller non è un pilota come gli altri. Ha una vena di follia che lo rimanda, insieme ai suoi errori, ai tempi passati, quando i piloti erano quasi tutti dei pazzi (nella vita e in pista). Jack ha talento e voglia, quella voglia antica e romantica che lo porta spesso a sbagliare. Deve imparare ad accontentarsi, a essere più costante, a guardare lontano e non soltanto alla gara in corso. Curando queste lacune, potrebbe giocarsi il titolo con le sue qualità
Il pazzoide australiano, simpatico e capace di attività assolutamente estreme durante le sue vacanze a motore. Ha talento e voglia, quella voglia antica, romantica che lo porta troppo spesso ad esagerare, a sbagliare. Riuscisse a maturare sotto questo aspetto potrebbe giocarsi il titolo, viste le sue doti velocistiche.
Numeri da circo e una vena di follia
È capace di numeri da circo e di errori non da campione del mondo, ma soprattutto ha una vena di follia che lo rimanda, insieme ai suoi errori, ai tempi passati quando i piloti erano quasi tutti dei pazzi nella vita e non soltanto in pista. E questo è un lato divertente, gradevole e unico del suo modo di essere in pista e soprattutto fuori. Credo si sarebbe trovato bene ai tempi nei quali Mamola metteva una bomba carta sotto il motor-home di Rainey e la faceva esplodere alle 4 di mattina… Cose così, insomma, cose che non si possono più fare.
All'inseguimento di Stoner
Ducati ha puntato molto su Jack e potrebbe aver pescato il jolly dal mazzo delle possibili sorprese, ma - appunto - deve essere anche e soprattutto lui a limare quei suoi limiti, imparare ad accontentarsi, essere più costante, guardare lontano e non soltanto alla gara in corso. Ci riuscisse sarebbe il primo australiano dopo Stoner a riportare il massimo alloro della moto laggiù tra i canguri. Attenti comunque che l'australiano Remy Gardner, figlio di Wayne, è arrivato in MotoGP da campione della Moto2…