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Johann Zarco, il profilo in vista della MotoGP 2022: pilota sorprendente del team Pramac

MotoGp

Paolo Beltramo

Complesso e sorprendente: vive in campagna, suona il pianoforte, legge, è colto e intelligente, ma anche sensibile per i traumi che probabilmente ha vissuto: è un pilota di MotoGP atipico Johann Zarco. Difficile vederlo campione in top-class, ma il 2022 può essere l'anno della prima vittoria

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Il quasi trentaduenne francese spesso non viene valutato per quello che ha fatto: corre in 125 nel 2009, diventando anche vicecampione della categoria. Nel 2012 passa in Moto2, ma bisogna spettare il 2015 per vederlo al massimo: trionfa letteralmente con 8 successi e 14 podi. Al contrario di quasi tutti resta in Moto2 e vince anche nel 2016 con 10 podi (7 vittorie) diventando così il francese più di successo nell'intera storia del Mondiale dal 1949.

Nel 2017 l'esordio in MotoGP

Dopo due mondiali è l'ora anche per lui di passare in MotoGP con la Yamaha del Team Tech3, pure lui francese. È il miglior esordiente, conquista podi, sfiora addirittura la vittoria, insomma si conferma uno di quelli buoni davvero. Anche nel 2018 conquista 3 podi, ma poi passa alla KTM ufficiale disputando una stagione difficile, piena di incomprensioni e poca competitività. Lascia e passa a sostituire Nakagami sulla Honda, poi va nel Team Avintia Ducati dove si riprende e difatti nel 2021 viene chiamato al Team Pramac dove ottiene due secondi posti, ma non ancora il successo. In compenso ritrova velocità, anche se non sempre, tranquillità dopo il divorzio dal manager/amico per problemi sul contratto con KTM, mentre sembra ce ne fosse uno per guidare la Honda anche se meno ricco.

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A caccia della prima vittoria in top-class

Lui infatti è un ragazzo complesso e sorprendente: vive in campagna, suona il pianoforte, legge, è colto e intelligente, ma anche sensibile per i traumi che probabilmente ha vissuto. Insomma campione del mondo MotoGP probabilmente no, ma buon pilota a rafforzare lo squadrone Ducati e magari anche a portare a casa una vittoria che sarebbe la prima nella top-class per il francese, questo sì.

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