Dategli l'equilibrio dei grandi e vi sorprenderà: Brad Binder è sfrontato, coraggioso, talentuoso, dopo aver meritato la conferma nel KTM Team Factory è pronto per migliorare ulteriormente e prendersi le prime posizioni in griglia
Un sudafricano un po' matto, aggressivo, coraggioso, capace di grandi cose e di errori un po' folli e inattesi, è comunque un pilota di grande talento che secondo me con Guidotti riuscirà a dare il meglio senza esagerare. Ha fatto buonissime cose in Moto3 e soprattutto in Moto2 (2019 5 vittorie e vicecampione), finche approda in MotoGP.
Talento da indirizzare
Nel 2020 è Rookie dell'anno con la moto ufficiale anche grazie alla vittoria di Brno. L'anno scorso vince un'epica gara sul bagnato in Austria dimostrando coraggio, capacità di leggere il momento, sfrontatezza e talento. Un talento che va forse un po' represso e indirizzato, sfruttato meglio senza exploit esagerati che assomigliano ad uno spreco e anche gare sbagliate. L'equilibrio dei grandi, ecco su cosa deve lavorare perché è bello che ci sia di nuovo qualche pilota sudafricano (come Ballington ed Ekerold, per citarne due) a poter dire la propria nel motomondiale.
L'altro KTM
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Nel 2022 in pista anche il fratello Darryn
Quest’anno, nel team esterno Yamaha lo ha raggiunto direttamente dalla Moto3 anche suo fratellino Darryn che, come Jack Miller anni fa, ha deciso di saltare la fase propedeutica della Moto2 che normalmente facilita l'arrivo in MotoGP a livelli buoni. Ma il piccolo Binder è un matto, vedremo se saprà adeguarsi alle prestazioni di Brad, capace di meritarsi, anche con la sua serietà e il suo impegno, la conferma nel KTM Team Factory. Conferma meritata e proprio da lui e dalla sua moto potrebbero arrivare i più sorprendenti progressi di questo 2022 così interessante.
