Fabio Di Giannantonio, il profilo in vista della MotoGP 2022: il pupillo di Fausto Gresini

MotoGp
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

Quello tra Fabio e il team Gresini è un rapporto speciale. Fausto credeva in lui e nella squadra sono molto affezionati al pilota romano. Adesso però ha di fronte la sfida del debutto in MotoGP: deve trovare ancora la costanza e forse la cattiveria che serve in quegli ambienti. Pian piano il suo talento verrà fuori, magari un po’ come Luca Marini: sarà importante non avere fretta, sicuramente Diggia ci metterà l’impegno e le qualità necessarie

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Fabio è uno dei piloti sul quale Fausto Gresini da anni aveva investito, lanciandolo, tenendolo, perdendolo, riprendendolo. Giusto, dopo la buona anche se altalenante stagione passata in Moto2 sia lui il pupillo, l’esordiente della squadra MotoGP sempre intitolata a Fausto e diretta dalla moglie. Fabio è un ottimo pilota, che deve trovare ancora la costanza e forse la cattiveria che serve in quegli ambienti lì dove il meno aggressivo è un puma. Una "cattiveria" però non istintiva e bruta, ma raffinata, intelligente, utile.

Fabio Di Giannantonio in sella alla Kalex del team Gresini Racing, nel corso del Mondiale Moto2 del 2021

Deve andare veloce, senza avere fretta

Io credo che questa prima stagione in MotoGP, almeno per la prima metà sarà abbastanza dura per un esordiente come Fabio, ma che da ragazzo talentuoso e intelligente che è, pian piano venga fuori. Magari un po’ come Luca Marini, che ha bisogno di tempo per apprendere, ma poi non torna mai indietro. Il "Diggia" è diverso da Marini, ma come lui non deve avere fretta che in MotoGP è proprio una brutta e pericolosa consigliera, anche se in fondo la categoria è una delle massime espressioni di chi ha fretta di arrivare.

Il rapporto speciale con il team Gresini

Nella squadra Gresini sono affezionati a Di Giannantonio, quindi Fabio avrà a disposizione il tempo che gli serve. E lui ci metterà l’impegno e le qualità necessarie.