MotoGP, Bagnaia sul caso pressione gomme: "Spero trovino chi ha diffuso i documenti"
ducatiBagnaia risponde alle domande sul tema della pressione gomme: "Parliamo del nulla, trovo brutto che non si sappia chi ha divulgato un documento confidenziale, spero che si trovi il colpevole perché è un fatto grave. Se così fosse, 18 piloti sarebbero fuori norma da inizio stagione". I piloti presenti in conferenza sono d'accordo. Marquez: "Concordo con Pecco". Quartararo: "Necessario trovare qualcosa insieme alla Michelin che non dia problemi quando ti trovi a correre dietro un'altra moto"
È un tema caldo, dopo le accuse sulle pressioni irregolari degli pneumatici rilevate nel GP di Spagna, e riportate dal sito Motosportmagazine. Sul banco degli imputati è finita la Ducati e nella fattispecie Pecco Bagnaia, il vincitore della gara di Jerez. Interpellato in conferenza stampa a Le Mans, prima del GP di Francia, il torinese ha chiarito il suo punto di vista, poi condiviso dagli altri piloti presenti: "Se parti davanti sai che la pressione della tua gomma anteriore non si alzerà, diversamente da chi deve inseguire. A Jerez sono passato da una pressione di 1,85 a 1,9, poca cosa, nonostante l’alta temperatura dell’asfalto. Ho letto che la cosa è stata considerata illegale e trovo brutto che non si sappia chi ha divulgato un documento confidenziale, spero che si trovi il colpevole perché è un fatto grave. Ad ogni modo, se così fosse, 18 piloti sarebbero stati fuori norma da inizio stagione". Un falso problema quindi, secondo il pilota Ducati, dovuto a condizioni oggettive e alle caratteristiche di moto e gomme. "Parliamo del nulla e credo che gli altri piloti qui presenti siano d’accordo con me. Michelin suggerisce una pressione, ma non è un obbligo".
Da Quartararo a Marquez, cosa pensano gli altri piloti
Gli avversari in effetti concordano, a cominciare dal leader del Mondiale, Fabio Quartararo, padrone di casa a Le Mans: "Sono d’accordo, se parti davanti puoi prepararti, ma stando dietro sai che la pressione può alzarsi, e in gara non puoi essere sicuro di dove ti troverai. A Jerez, stando dietro a Miller avevo dei problemi, ma una volta trovata pista libera andavo mezzo secondo più veloce". Dello stesso avviso è anche Marc Marquez: "Concordo con Pecco, con l'aerodinamica nuova e la filosofia attuale delle MotoGP, è più difficile superare e stare dietro. Quando sei da solo non forzi tanto, ma quando sei dietro non hai lo stesso carico aerodinamico, spingi di più sullo sterzo e scaldi di più la gomma" con l’inevitabile innalzamento della pressione dello pneumatico anteriore. Soluzioni in vista? "Penso sia difficile trovare una soluzione che permetta di correre alla pari in tutte le condizioni - aggiunge Quartararo -. Ma è necessario trovare qualcosa insieme alla Michelin che non dia problemi quando ti trovi a correre dietro qualcuno". Infine Zarco: "Bisogna ampliare il range delle pressioni consentite, perché non credo che sul piano della sicurezza una pressione un po’ più bassa sia così pericolosa. E abbiamo già parecchie indicazioni da seguire per la sicurezza in pista".