MotoGP, Bagnaia e Bezzecchi: l'eredità di Valentino Rossi al motociclismo

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Sandro Donato Grosso

Sandro Donato Grosso

Bagnaia è ormai un punto di riferimento in MotoGP, Bezzecchi è il rookie che cresce gara dopo gara senza timore reverenziale: sono loro, i due prodotti dell'Academy VR46, l'eredità più grande lasciata nel motociclismo da Valentino Rossi

Si fa presto a dire talenti dell'Academy di Valentino Rossi, che lascia in eredità al motociclismo un patrimonio sportivo ed umano di primissimo livello. Una frase che nel dopo Assen sembra essere una di quelle scritte che si incidono sotto i trofei. La storia di Bagnaia e Bezzecchi è qualcosa di più profondo. Rappresenta l'alchimia vincente di quando la passione e la voglia di soffrire che gli sportivi hanno nel sangue incontrano un'opportunità. In questo caso la chance è frutto di un'idea, che ha preso forma e che è diventata un progetto manageriale grazie anche all'energia di Alessio Salucci, al secolo Uccio, e al gruppo che da sempre è stato nell'orbita di Rossi.   

Bagnaia punto fermo in MotoGP

Pecco Bagnaia: stato Rookie of the Year nel 2017, campione del mondo Moto2 nel 2018 ed ora un punto fermo delle MotoGP tanto da pensare al Mondiale. Ma alle sue spalle ha anche stagioni non facili di Moto3 e scelte delicate. Nella  famiglia Academy, una volta lasciato il suo Piemonte, ha trovato un posto dove far sì che la sua precisione e abnegazione verso le moto divenissero un percorso reale e strutturato. 

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Bezzecchi, il rookie che non teme niente e nessuno

Marco Bezzecchi in Moto3 è stato il grande protagonista della stagione 2018 e ha lottato per il titolo mondiale fino alla penultima gara. Non ci è riuscito per un soffio, ma ha dimostrato di essere un pilota di grande talento. Poi in Moto2, dove è cresciuto molto, e quest'anno da rookie in MotoGP già sul podio a metà stagione, il primo del Team Mooney VR nella top class. Il Bez  è un ragazzo pacato, dal sorriso contagioso, ma quando abbassa la visiera del suo casco non teme nessuno. E pensare che al Rach a "sbagarrare" con Morbidelli, Marini, Vietti e gli altri qualche anno fa ci andava quasi per gioco. Oggi e lì su un podio carico di significati unici. Eredità 46, un pensiero da coltivare. Unico nel suo genere nel rispetto di una storia reale.  

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