Pecco Bagnaia a Sky: "Ho chiesto a Valentino Rossi di farmi da coach". VIDEO
esclusiva ©Getty"Bagnaia, oltre la pista" è un'intervista di Antonio Boselli in cui il pilota Ducati e la sua compagna Domizia Castagnini raccontano le loro passioni e la loro vita di coppia attraverso aneddoti e curiosità. Pecco: "Ho chiesto a Rossi di farmi da coach, potrebbe darmi un vantaggio immenso, sarebbe incredibile". Domizia: "Ho sempre avuto grande stima per Pecco: vederlo realizzare i suoi sogni è una soddisfazione, anche se i primi due anni in MotoGP con Pramac non sono stati semplici"
Domizia, tu e Pecco state insieme da un po' di anni. Come è cambiata la vostra vita?
Domizia: "Io e Pecco ci frequentiamo da 6 anni. Lo conosco da quando lui era in Mahindra, ma abbiamo avuto modo di conoscerci meglio nel corso del tempo. Abbiamo attraversato insieme tutte le varie esperienze della sua vita e della sua carriera, dalla Moto3 alla MotoGP. Con alti e bassi…"
Pecco: "Più alti che bassi…"
Domizia: "Sì, è vero, più alti che bassi. Abbiamo sempre vissuto a distanza perché io inizialmente studiavo a Torino, poi mi sono trasferita a Milano per proseguire gli studi, ma poi ho avuto la fortuna di trovare un lavoro a Pesaro. A quel punto abbiamo iniziato a vivere insieme a Pesaro. Dopo 4 mesi è iniziata la pandemia del Covid, quella è stata la prova del nove per quanto riguarda la convivenza e la sopportazione. Quando vivi 24 ore su 24 in casa con una persona, capisci subito se è la persona giusta o meno. Fortunatamente è andata bene"
Pecco: "Menomale…"
Pecco, la tua carriera sarebbe stata la stessa senza Domizia?
Pecco: "Non lo so, può essere di sì, può essere di no. Però mi ritengo fortunato ad avere avuto l’occasione di stare con lei, con Dudi, come la chiamo io. Mi ha permesso di pensare solo al buono che c’è in tutto questo. Non ho mai pensato a una vita senza di lei"
Pecco, c’è un lato dolce e profondo nella tua personalità. Quando parli di moto sei sempre molto analitico, ma in realtà sei un romanticone?
Pecco: "Sì, quando mi integro bene con una persona divento un romanticone. All’inizio tendo a non dare confidenza subito, questa cosa mi ha un po' limitato in certe situazioni. Però alla fine sono contento che sia così: se una persona vuole veramente conoscermi, serve più tempo per tirare fuori questo lato positivo del mio essere. Anche con Domizia all’inizio è stato difficile, perché lei è sempre stata molto espansiva, mentre io invece no. Quindi all’inizio la situazione era un po' complicata. Ero talmente chiuso che a volte le dicevo le cose senza neanche chiamarla con il suo nome, ero strano. Stando con lei sono migliorato molto, dopo esserci conosciuto meglio, quello romantico sono diventato io nella coppia. Lei poi si è adattata di conseguenza, ma io sono quello più dolce"
Domizia: "Concordo con quello che ha detto lui. All’inizio io sono super solare, espansiva. Pecco invece diventa solare solo quando si sblocca. Una persona che lo conosce, le prime volte pensa che sia un pezzo di ghiaccio. Invece poi a forza di insistere, anche lui svela il suo lato veramente speciale"
Adesso insieme a voi c’è anche il cane Turbo…
Pecco: "Ho sempre voluto un cagnolino, però finché ero da solo era impensabile. È difficile anche adesso che conviviamo, però riusciamo a gestirci per dedicare un po' di tempo anche a Turbo. Ha cambiato abbastanza le nostre vite"
Cosa succede quando cali la visiera in pista? Come fai a cambiare così radicalmente, passando dal ragazzo riservato al pilota con il coltello tra i denti?
Pecco: "Sono sempre stato bravo a dividere le due cose: la vita privata deve stare un po' fuori dal discorso delle moto. Viviamo in un’era in cui fa piacere condividere certi pezzi della tua vita, però ho sempre cercato di essere il più sincero e il più puro possibile quando vado in pista, cercando di avere un gran rapporto con tutti durante il weekend, creandomi determinate relazioni, che vengono fuori anche perché io caratterialmente sono fatto così. Poi quando vado in pista e abbasso la visiera, mi si chiude facilmente la vena, sto cercando di lavorare su questo aspetto perché a volte mi limita, ma sono fatto così. Su questo aspetto posso fare ancora passi in avanti, ma non bisogna avere fretta, pian piano si arriverà a essere più completi"
Una volta nel mondo delle moto, la cosa più importante da ragazzini era divertirsi. Adesso sui bambini c’è troppa pressione di dover crescere in fretta per arrivare a certi livelli?
Pecco: "Arrivare, arrivare, arrivare, oggi conta questo. In questo modo si mette pressione a un bimbo che in realtà va in moto solo per divertirsi. Le cose sono cambiate rispetto al passato. Io ho avuto la fortuna di avere un papà che, pur essendo appassionatissimo, non mi ha mai cambiato neanche un rapporto per non fare casino. Si limitava a pulire la moto, sapeva stare al suo posto"
Ci sono alcune tue foto da piccolo con Bastianini. Enea sarà il tuo prossimo compagno di squadra nella Ducati ufficiale dal 2023, vi conoscente da tantissimo tempo. Avresti mai immaginato che quelle sfide da bambino si sarebbero ripresentate da grande in MotoGP?
Pecco: "Con Enea ho sempre avuto un buon rapporto, sin da quando eravamo bambini. Gli italiani nostri coetanei che corrono oggi nel Mondiale, erano nostri rivali da ragazzini. È una generazione di un livello altissimo, basta citare Marini, Ferrari, Bezzecchi, Rinaldi, eravamo un gruppo unito di amici che andavano a giocare con le moto, era bello quell’effetto lì. Essere in squadra con Bastianini adesso mi fa un certo effetto"
Pecco, tuo papà ci ha rivelato che c’era un bel rapporto da piccoli anche con la famiglia Quartararo. Etienne lasciava suo figlio Fabio con te al box al mattino, e poi andava in giro con tuo padre. Infine entrambi tornavano a prendervi la sera per cenare tutti insieme...
Pecco: "Conosco Fabio dal 2010, mi allenavo con la moto con cui correva lui nel campionato CEV Moto3 in Spagna. Abbiamo sempre avuto un bel rapporto, sono persone molto tranquille. Fabio è una persona apprezzabile, con i piedi per terra. Finché non ci buttiamo per terra, il nostro rapporto non cambierà. Siamo due persone intelligenti"
Domizia, ma secondo te Pecco è cambiato da quando ha iniziato a vincere in MotoGP?
Pecco: "Non ho mai più fatto la spesa"
Domizia: "In realtà io lo metto sotto a casa, ma i primi due anni in MotoGP nel team Pramac non sono stati semplici. Eravamo consapevoli delle sue potenzialità, anche lui lo era, però faceva fatica a trovarsi bene sulla moto, mancavano tanti piccoli tasselli, nonostante nella sua vita privata fosse tutto come sempre. Pativamo anche noi nello stesso modo. Era difficile trovare un modo per farlo distrarre o tirarlo su di morale, questo era il mio ruolo più importante. Nel nostro rapporto non c’è mai stato un particolare cambiamento, però quando il tuo compagno di realizza professionalmente, inizia ad essere una felicità per la coppia. Io ho sempre avuto una grande stima per lui: vederlo felice, vedere come realizza i suoi sogni, è una soddisfazione anche per me"
C’è un momento in cui avete provato un momento di felicità assoluto insieme? Ad esempio la prima vittoria di Pecco in MotoGP ad Aragon il 12 settembre 2021
Domizia: "Quella domenica me la ricordo benissimo. Perché avevamo non dico proprio litigato, però c’era stata una mezza discussione. Ero rimasta a Torino per lavoro, domenica sera aspettavo che tornasse per riabbracciarlo dopo la vittoria, però era arrivato a notte fonda a causa di un ritardo aereo. Quando è arrivato a casa, io volevo festeggiare insieme, invece lui si è piazzato davanti la televisione e ha rivisto la gara per tutta la notte. Io ho il sonno leggero e ho sentito che rivedeva la gara in continuazione. Aveva ancora adrenalina, felicità, entusiasmo, u mix di emozioni bellissime. Professionalmente è stato quello il click che l’ha fatto svoltare, sia come persona sia come pilota"
Pecco, tu hai un bel rapporto con Valentino Rossi: lui ti continua ad aiutare prima dei weekend di gara?
Pecco: "Io gli ho chiesto di farmi da coach, ma lui ancora non se la sente. Vediamo se nel tempo riuscirà ad aiutarmi ancora. Gli ho chiesto se riuscirà a venire a qualche gara, per vedermi da fuori e fare il tifo per me da coach, mi ha risposto che quando verrà mi aiuterà. Speriamo che il prossimo anno venga più spesso, è bravo come coach. Secondo me ci sono quattro piloti che possono fare davvero la differenza, perché da rivali hanno fatto la differenza, portando qualche miglioria, vedendo la pista in modo diverso: Valentino Rossi, Casey Stoner, Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo. Credo che Stoner e Rossi possano essere due vantaggi immensi nel ruolo di coach, vale lo stesso anche per Pedrosa. Lorenzo è diverso, ti può aiutare perché ha sempre avuto una visione delle cose più avanti rispetto a tutti, come Marc Marquez. Semmai riuscissi a portare Rossi con me come coach, sarebbe una roba incredibile: Vale è molto bravo in questo ruolo perché è sempre stato molto analitico su tutto, riesce a veder bene le cose, anche da casa"
Pecco, tu conosci benissimo Morbidelli, sai quanto è forte. Ti dispiace vederlo così in difficoltà?
Pecco: "Assolutamente sì, Franco è un pilota velocissimo, può lottare sempre per le prime 3-4 posizioni. È in un momento difficile perché, secondo me, la sua situazione è cambiata molto da quando ha subito l’intervento al ginocchio sinistro. Ha fatto casino per tornare in fretta, ha impiegato più tempo per tornare al 100%, adesso sta faticando perché nel frattempo è cambiata la moto e si è dovuto adattare allo stile di guida. Vedo che sta lavorando tanto, sta provando a tornare a essere veloce, ultimamente parliamo spesso, sta cercando di trovare una soluzione a queste difficoltà con tutto sé stesso. Franco per me è uno dei più forti"
Domizia, secondo te Pecco come dovrebbe affrontare questa ultima parte del campionato?
Domizia: "Prima che salga in moto gli ripeto sempre di essere sereno. Molte volte la tensione sovrasta tanti sentimenti e tante convinzioni del pilota. Invece ciò che conta di più è restare sereni, sapere di avere ogni cosa al proprio posto, è la cosa che ti fa affrontare i problemi nel miglior modo possibile. Gli basta essere sé stesso, deve sentirsi sereno e fortunato pensando a tutto ciò che ha, a quello che è riuscito a conquistarsi fino ad ora"
Pecco: "Ha ragione, sono sempre molto d’accordo con lei, anche se ogni tanto litighiamo un po' per la spesa…"