MotoGP, GP Thailandia. Marquez ha recuperato, può essere l'arbitro del Mondiale

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Marquez parla di "profilo basso" a Buriram e di dare la priorità al "lavoro per la prossima stagione", ma di fatto lo spagnolo è ormai recuperato, se non del tutto almeno quanto basta per dare un grattacapo in più agli aspiranti al titolo. Dopo la gara convincente in Giappone, il pilota Honda può togliere punti a tutti e diventare l’ago della bilancia nella sfida iridata. Il GP Thailandia è in diretta domenica 2 ottobre alle 10 su Sky Sport MotoGP, Sky Sport Uno e in streaming su NOW

GP THAILANDIA, QUALIFICHE LIVE

Marquez in Thailandia ha vinto nel 2018 e 2019, le ultime due gare corse su questo circuito. Certo, era un altro Marc, in sintonia perfetta con la sua Honda, un cocktail vincente rincorso inutilmente nelle due stagioni successive. Ma dopo la gara in Giappone, un quarto posto molto convincente, il campione spagnolo è tornato all’attenzione dei bookmakers. Scommettere su un suo podio in Thailandia non è un azzardo. E’ un’incognita con cui dovranno fare i conti i contendenti al titolo, Quartararo e Bagnaia sopratutto, ma anche Aleix Espargaró che non ha certo gettato la spugna. Marquez può togliere punti a tutti e tre e diventare l’ago della bilancia nella sfida iridata, da qui alla fine del campionato. Lui tiene un profilo basso, "la priorità è lavorare per la prossima stagione, fare più chilometri possibili, provare il nuovo forcellone, dare indicazione ai tecnici", questo è il suo mantra. Ma conoscendo l’agonismo spiccato del pilota Honda è difficile credere che, avendone la possibilità, correrà di conserva. "Questa pista mi piace molto" ha ribadito in conferenza stampa a Buriram. "Ho dei bei ricordi delle ultime gare, soprattutto del 2019", ha detto con un sorriso sornione che cela a fatica le sue aspettative per questo weekend.

"Adesso faccio meno fatica nel finale"

Le previsioni meteo sembrano oltretutto ricalcare quelle della trasferta giapponese: se dovesse piovere per Marquez potrebbe addirittura essere un vantaggio. A Motegi ha conquistato la pole sotto l’acqua e in un’eventuale gara con pista bagnata, lo ammette lui stesso, "faccio meno fatica". Motegi ha rincuorato lui e la squadra: "In Giappone è stato un weekend forte, ha dato motivazioni e positività a me e al team" ha aggiunto. Soprattutto, l’aspetto forse più importante, Marc non ha sentito dolore. "Il dolore toglie lucidità, forza e concentrazione. Dal 2020 non ero mai riuscito ad attaccare nel finale", cosa riuscita invece in Giappone, con il sorpasso su Oliveira. Insomma, è un Marquez recuperato, se non del tutto almeno quanto basta per dare un grattacapo in più agli aspiranti al titolo. Certo, la sua Honda non è più un’arma formidabile nelle sue mani, come tre anni fa. Ma quando è in forma, lo spagnolo sa superare i problemi tecnici. E di questa sua qualità sono tutti consapevoli.