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Moto2, GP Thailandia: Arbolino vince a Buriram. HIGHLIGHTS

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Paolo Lorenzi

Il pilota milanese ha festeggiato in pit lane (avvisato dall'amico Quartararo) la vittoria dopo una gara durata solo 8 giri e sospesa a causa della pioggia. Sul podio anche il ceco Filip Salac e lo spagnolo Aron Canet. Non essendo stati percorsi i due terzi della distanza di gara il GP della Thailandia assegna metà punti. 

MOTOGP, GP THAILANDIA LIVE - LA FESTA DI ARBOLINO

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Che confusione! Pioggia, stop, ritardi, partenze che slittano, ripartenze cancellate, classifica che cambia col passare dei minuti. Sguardi smarriti, espressioni sbigottite, quelle dei piloti che non sanno che pesci pigliare in una domenica dominata dall’acqua. Dove alla fine spunta la pinna dello squalo Arbolino, il “tiburon” come lo chiamano nel suo box (pesce cane in spagnolo). 

L'errore del padrone di casa Chantra

i voleva lui per galleggiare nel mare di Buriram, circuito allagato dall’immancabile tempesta tropicale. Ci voleva la sua perizia e il suo coraggio per attaccare sull’asfalto inzuppato dove persino un mago della pioggia come Chantra è stato tradito. Eccesso di confidenza, dopo aver preso il comando alla partenza e tentato l’allungo, peccando di fretta o d’ottimismo.

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Arbolino alza i 'Tony': che rimonta!

Al comando un carosello di piloti, prima Lopez e Canet, mentre il milanese rimontava dall’ottava posizione. Inesorabile, prendendo confidenza ad ogni giro, Tony s’è portato davanti dove i due spagnoli si alternavano al comando. Un lungo di Lopez ha aperto la strada a Canet, al terzo giro. Rinveniva Salac, passato poi da Arbolino all’ultimo giro, poco prima della bandiera rossa che ha chiuso la gara anzitempo.

Stop & (don't) go per pioggia

Impossibile proseguire, troppo rischioso. Minuti di attesa: da regolamento i due terzi di gara non erano stati completati per poter chiudere la gara. Discussioni in pit lane, norme alla mano, poche certezze, tanta confusione. Altri cinque giri, l’avviso che scorreva in tv sotto le immagini della pioggia che ripartiva e si fermava, ripartiva e scemava di nuovo, mentre i responsabili dell’Irta cercavano di venirne fuori. Alla fine la decisione, un po’ pilatesca, di chiuderla lì. Ha vinto Arbolino che l’ha scoperto mentre stava andando ad allinearsi per la ripartenza, poi cassata. L’hanno richiamato in pit lane, la notizia gliel’ha data l’amico Quartararo

La pazza festa di Arbolino

Tony è scoppiato di gioia sotto il casco, lacrime miste a gocce di pioggia e gridolini impazziti.. Sul podio con lui, Salac e Canet, contenti anch’essi per un podio su cui non avrebbero scommesso alla partenza. La sfida per il titolo finisce con un quasi pareggio. Ogura ha chiuso sesto davanti a Fernandez. Un punto solo a dividerli in classifica, con qualche rimpianto per il giapponese che partiva dalla prima fila. Con l’asciutto sarebbe stata un’altra storia.