GP Malesia a Sepang 11 anni dopo la morte di Simoncelli: oggi il Sic è più vicino

l'anniversario
Paolo Beltramo

Paolo Beltramo

La MotoGP torna a correre un Gran Premio a Sepang il 23 ottobre, esattamente 11 anni dopo il tragico incidente in gara di Marco Simoncelli: uno strano schiaffo del calendario, che ci riporta indietro a quel maledetto 2011. Paolo Beltramo ricorda il "Sic" nel giorno dell'anniversario della morte. Oggi, tra l'altro, Bagnaia potrebbe diventare campione del mondo in MotoGP proprio su questa pista (gara alle 9 su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP e in streaming su NOW)

GP MALESIA, LA GARA LIVE

Ecco i giochi del calendario, che ripropone una domenica 23 ottobre con GP a Sepang, Malesia, 11 anni dopo quella maledetta del 2011, quella che al secondo giro di una gara poi annullata ci ha strappato per sempre Marco Simoncelli. Marco che arrivava felice per il suo miglior risultato in MotoGP col secondo posto di Phillip Island dopo una vacanza nelle Filippine col babbo Paolo, la fidanzata Kate e la mamma di lei. Un Sic carico, convinto, sicuro che aveva deciso di partire con la gomma posteriore dura a differenza della maggior parte dei suoi avversari per poter dare il massimo nella parte finale della gara, lui così più pesante degli altri. Marco era anche felice in prospettiva dopo aver provato il lunedì successivo al GP di Motegi la Honda 1000 che avrebbe sostituito la 800 cc l'anno dopo, risolvendo in gran parte quel problema di peso e consumi che lo limitavano. A Sepang in febbraio aveva ottenuto la sua prima miglior prestazione in MotoGP nei test precampionato e quindi credeva fosse il posto giusto per cercare con convinzione e senza presunzione la prima vittoria in MotoGP. D'altronde quello era il circuito che si chiamava SIC, cioè Sepang International Circuit, era la pista dove aveva vinto il titolo della 250 nel 2008. Cosa avrebbe potuto andare storto?

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Il mio ultimo ricordo di Marco

Ricordare quel clima positivo, quella sensazione di bello, del meglio che sarebbe dovuto venire con naturalezza, fa male. Molto male. Il mio ultimo ricordo di Marco, prima di quel suo stare pensieroso, concentrato, seduto sulla moto in griglia con quell'asciugamano giallo posto al contrario (non se ne era accorto nessuno) in testa, era mentre stavo intervistando il suo capotecnico e amico Luigi Deganello e lui era passato laggiù salutando la telecamera e gli spettatori ridendo mentre andava a cambiarsi per la gara. Il 23 ottobre è una brutta data per chi ama le moto, ma che ritorni proprio di domenica con la gara di MotoGP su quella pista è quasi uno schiaffo dei calendari: quello del tempo e quello del motomondiale. Oppure no, è un modo sicuramente tosto, di certo duro, ma anche molto efficace di farcelo ricordare ancora, di farcelo sentire vicino, qui coi suoi abbracci e i suoi sorrisi, nonostante gli anni che passano, nonostante tutto.

©IPA/Fotogramma