MotoGP, i test di Valencia: Marini miglior tempo, 12° Bagnaia
Marini (Mooney) è il più veloce nei test di Valencia, primo antipasto del 2023, con il tempo di 1:30.032. Esordio con Ducati ufficiale per Bastianini, che ha chiuso la giornata con una caduta senza conseguenze. Bagnaia ha provato la nuova carena ("è un passo in avanti"). Nuova aerodinamica e nuovo telaio per Yamaha, che ha preso ispirazione da Borgo Panigale con le alette sul codone. "Pensavo meglio", il commento di Quartararo. Deluso Marc Marquez: "Così non si lotta per il titolo"
Sorrisi in casa Ducati, ammiccamenti in Aprilia ma anche in Ktm, soltanto preoccupazioni invece in Yamaha e Honda. Questa la sintesi estrema dei primi test della nuova stagione che si sono svolti a Valencia sulla stessa pista dove Pecco Bagnaia domenica si è laureato campione del mondo. La Ducati, grazie anche all’ottino lavoro fatto con il Test Team con Michele Pirro, ha fatto esordire la specifica di motore 2023 che è piaciuta da subito. Più gestibile è l’erogazione della potenza, mentre più facile e incisiva è l’azione del freno motore. Abbiamo visto anche la nuova aerodinamica, che hanno promosso Bagnaia ed Enea Bastianini (scivolato al termine della sessione) per la prima volta in rosso e con una maggiore attenzione verso il pilota naturale in un team ufficiale. Segnali positivi anche dai team satellite con Marini che ha chiuso davanti a tutti e Alex Marquez al quale la ducati di Gresini è piaciuta da subito; rispetto alla sua ex Honda il fratello di Marc è come se fosse atterrato in un nuovo pianeta. L’Aprilia è andata forte con Vinales, che ha ritrovato Manuel Cazeaux suo ex capotecnico ai tempi della Suzuki, anche se l’aspetto che dà maggiore soddisfazione al gruppo guidato da Massimo Rivola è l’esordio di Oliveira nel neonato team satellite RNF. In KTM la nota più importante, a parte Miller che ha ritrovato la vecchia famiglia, è stato l’esordio di Pol Espargaro, con la moto marchiata GasGas, che non ha nascosto il proprio entusiasmo per un ottimo debutto.
Quartararo e Marquez delusi da Yamaha e Honda
Musi lunghi in Yamaha, dove le due specifiche di motore (leggermente diverse rispetto a quello che ha girato a Misano) non hanno soddisfatto né Quartararo né Morbidelli. Anche il nuovo telaio e la nuova aerodinamica non hanno superato l’esame e Fabio, lasciando la pista, ha mostrato tutta la sua insoddisfazione. Mai quanto Marc Marquez, che ha spiegato bene ai nostri microfoni durante il live sul nostro canale dedicato (208) quanto la sua nuova Honda non sia progredita, sotto nessun punto di vista. La natura della moto è sempre la stessa con motore difficilmente gestibile e anteriore indecifrabile. La stessa sensazione che hanno avuto i nuovi arrivati Rins e Mir come ha voluto sottolineare lo stesso Marc evidenziando il fatto che la problematica venga riscontrata anche da chi arriva da moto diverse. I piloti si ritroveranno in pista nei prossimi test della Malesia di inizio febbraio, ma in questo periodo le scelte tecniche più importanti dovranno essere fatte.