Marc Marquez firma la prima pole dell’anno a Portimao con il nuovo record della pista (1:37.226). Il pilota Honda ha preceduto le Ducati di Bagnaia e Martin. 4° Oliveira (Aprilia RNF), 5° Miller (KTM), 6° Bastianini (Ducati ufficiale). Appuntamento alle 16 per la prima storica gara sprint, in diretta tv su Sky Sport Uno, Sky Sport MotoGP, in streaming su NOW, ed eccezionalmente anche in chiaro su TV8, in streaming su skysport.it e sul canale YouTube di Sky
Se venerdì la sorpresa era stata Jack Miller, il più veloce a fine giornata, in qualifica è stato Marc Marquez a prendere tutti in contropiede. Sembrava in difficoltà, o forse lo era davvero sul piano tecnico, ma grinta e reattività non gli difettano certo. Dopo aver superato indenne le prequalifiche della Q1, iniziate con il 14° tempo, lo spagnolo ha sfruttato la sua esperienza e il suo talento, per sopperire alla minore competitività della Honda. Soprattutto è stato svelto e furbo allo stesso tempo, piazzandosi alle spalle di Bastianini nel giro decisivo, per sfruttarne la velocità. Sul traguardo Marc ha staccato pole e record, in un colpo solo. Chi lo conosce non si stupisce. Marquez è questo, inarrestabile, indomito, quasi di sicuro insaziabile come ai tempi d’oro. Uno che ha lasciato il trono suo malgrado, dopo sei titoli, per cause di forza maggiore: un braccio compromesso dall’incidente del 2020 e dalle quattro successive operazioni. Comunque sia, uno deciso a riprendersi lo scettro, finalmente a posto sul piano fisico. In qualifica ha fatto meglio per soli 64 millesimi di Pecco Bagnaia, il favorito dai pronostici, soprattuto per il GP di domenica. Pecco ha lavorato molto per la gara, e in qualifica ha dato la zampata, apparentemente decisiva. Non poteva certo aspettarsi il colpo a sorpresa di Marquez, dopo aver sistemato l’indiavolato Martin (che resta un avversario temibile per la gara sprint), Miguel Oliveira e a Miller slittati in secondo fila insieme a Enea Bastianini, in difficoltà a trovare il giro secco. Se Marc può rallegrarsi della pole ritrovata (non gli capitava all’apertura stagionale dal 2014…), la Ducati può dirsi comunque soddisfatta per le sei moto in top ten. L’Aprilia ne ha piazzate tre, 4° Oliveira, 7° Vinales e 10° Aleix Espargarò, un buon inizio. La Yamaha deve invece raddrizzare una gara che parte in salita. L’undicesimo posto di Quartararo sembra una montagna da scalare in una gara veloce, ma anche per la domenica lo obbliga a una rimonta delicata. Sul passo il francese è messo abbastanza bene e sulla distanza potrà fare meglio, ma il dubbio sulla forza della moto giapponese resta ancora sul tavolo. Bagnaia a parte, una conferma, l’Italia della moto può aspettarsi la crescita ulteriore di Luca Marini e Marco Bezzecchi, veloci entrambi, tanto da portarsi in terza fila, con l’obiettivo di risalire in gara. Con la Ducati del 2022, molto performante, potrebbe anche succedere. Se non sabato nella sprint race, magari domenica sulla distanza maggiore.