Moto3, GP Argentina. Suzuki torna a vincere, fantastico Migno 3°. HIGHLIGHTS

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Paolo Lorenzi

In un GP caratterizzato da tante cadute (quattro piloti finiti giù: Rossi, Masia, Aji, Sasaki) il pilota giappo-riccionese Tatsuki Suzuki riesce a conquistare la sua prima vittoria con il team Leopard in Moto3. Secondo posto per il brasiliamo Moreira. Splendido podio per Migno: era senza una sella alla vigilia del Gran Premio, è stato chiamato dal team CIP per sostituire l'infortunato Fellon e ha chiuso la gara al 3° posto. Holgado leader del Mondiale con 38 punti, a +2 su Moreira

MOTOGP, GP ARGENTINA: LA GARA LIVE

Nella gara dei sopravvissuti Tatsu Suzuki si è preso la prima vittoria con il team Leopard, la terza in Moto3 e ha regalato alla Honda un successo insperato. Poteva vincerla anche Oncu, ma il turco della Ktm nel tentativo di allungare dopo essere passato in testa, ha forzato il ritmo per allungare. E ha pagato con una caduta. Il giapponese è stato decisamente più bravo. Al comando ha controllato e tenuto a distanze il gruppetto che inseguiva. "Il trucco per andare forte sul bagnato è guidare con decisione" la sua spiegazione. Nella gara dei sopravvissuti hanno sbagliato anche Sasaki, scivolato all’undicesimo passaggio, mentre cercava di assicurarsi il secondo posto, Ortega e infine Masia, al quattordicesimo giro, anche lui per cercare di tenere un passo troppo veloce sull’acqua.

La lezione di Migno, un terzo posto da ricordare

Nella gara dei sopravvissuti è venuto fuori Andrea Migno, che ha sgomitato a lungo tra gli inseguitori dopo una buona partenza. Il romagnolo si è trovato intruppato in un gruppetto combattivo, con Holgado, Ogden, Moreira e Almansa fin lì protagonista, con una rimonta incredibile che l’ha portato dalla nona fila a lottare per i primi posti. Con una confidenza sul bagnato inaspettata. Se non avesse fatto un erroraccio all’ultimo giro avrebbe potuto giocarsi un finale da podio. Ma nella gara dei sopravvissuti non è l’unico a doversi rammaricare. Al quindicesimo passaggio erano già caduti Munoz e Artigas, a due curve del traguardo Riccardo Rossi, che aveva riagganciato il gruppo dopo un bell’inseguimento, ha provato un sorpasso impossibile all’esterno su Migno. Ha chiesto troppo il genovese di Paolo Simoncelli e ha sciupato una buona occasione. Nella gara dei sopravvissuti Andrea Migno ha invece dato una lezione di guida chiudendo con il terzo posto un weekend da precario. Rimasto a piedi quest’anno, il romagnolo è stato chiamato all’ultimo per sostituire l’infortunato Fellon. "Una delle soddisfazioni più grandi della mia vita - ha raccontato Andrea - Non avevo mai fatto un podio sotto l’acqua. Mi sono preparato per tutto l’inverno per farmi trovare pronto per ogni evenienza". E adesso Migno è sesto nel mondiale, alle spalle di Nepa (6°), Munoz, Suzuki, Moreira che ha centrato il secondo posto e Holgado, rimasto giù dal podio, bruciato nel finale.

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