MotoGP, GP Austin. Bagnaia: "Non mi spiego la caduta, così diventa difficile"

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Seconda caduta consecutiva per Bagnaia ad Austin, che finisce giù a 13 giri dal traguardo, quando era da solo in testa alla gara: "Vorrei sapere anche io cosa è successo: se sono caduto è perché ho sbagliato, ma sarebbe bene capire qual è stato il mio errore. In Argentina sono scivolato sul bagnato, ma questa volta non me lo spiego e non riuscirò mai a spiegarmelo. Sono vicino al leader del Mondiale, ma in due weekend ho buttato via 45 punti, non è il massimo"

LA CADUTA DI BAGNAIA. FOTO-VIDEO

Qual è il tuo stato d’animo dopo questa caduta? Cosa è successo?

"Vorrei sapere anche io cosa è successo. È difficile accettare una caduta per il secondo weekend consecutivo senza un motivo, è molto difficile per me riuscire a dare una spiegazione. Ovviamente sono qui per metterci la faccia perché sono un pilota: se sono caduto è perché io ho commesso un errore, ma sarebbe bene capire qual è stato il mio errore, questo è quello che chiederò alla mia squadra. Non capisco come sia possibile fare 80 giri in tre giorni, fare sempre la stessa cosa e poi cadere il giorno della gara, senza aver fatto niente di diverso. Mi piacerebbe capire"

 

In occasione della caduta in Argentina eri convinto che fosse un errore tuo, questa volta sei meno convinto? C’è qualcosa che non riesci a spiegarti?

"In Argentina mi sono steso sul bagnato, quindi ci può stare, in quelle condizioni il limite è più vicino. È sempre colpa del pilota quando si finisce a terra, ma questa volta non me lo spiego e non riuscirò mai a spiegarmelo: succede in situazioni strane, spero di capire cosa è successo, perché altrimenti così diventa molto difficile andare avanti. Proveremo ad analizzare il tutto. Sono vicino al leader del Mondiale, ma in due weekend ho buttato via 45 punti, non è il massimo"

 

In questa gara abbiamo visto 9 piloti finire a terra, secondo te ha influito l’asfalto di Austin?

"Questa pista è peggiorata rispetto all’anno scorso, ma noi giriamo mezzo secondo più veloce a giro, quindi ci può stare scivolare. La gomma dura era il miglior compromesso, ma forse c’era un po' freddo, chi ha finito la gara comunque è stato più bravo di me"