MotoGP, GP Mugello. Pecco impeccabile, l'unico avversario di Bagnaia è sé stesso

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Paolo Lorenzi

Paolo Lorenzi

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Bagnaia non ha lasciato neanche le briciole agli avversari al Mugello: ha conquistato pole, gara sprint e Gran Premio, firmando anche il nuovo record della pista. Sembra imbattibile in sella a quella Ducati con cui ha trovato una simbiosi ideale. Bisogna chiedersi se, visto il dominio mostrato nel GP Italia, il primo avversario di Pecco a questo punto non sia Pecco stesso, dato che qualche volta gli è capitato di buttare via punti preziosi con errori evitabili

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"Troppo forte" è il coro unanime che accompagna l'ennesima vittoria di Pecco Bagnaia, perfetto ovunque, a punto in ogni circuito, in ideale simbiosi con la sua Ducati, impeccabile, concreto, apparentemente imbattibile, quando non ci pensa lui stesso, buttando via gare gestibili con meno enfasi, perché il primo vero avversario del piemontese è Pecco Bagnaia.

Chi è in grado di battere questo Bagnaia?

Difficile batterlo. Ci è riuscito due volte Bezzecchi, a cui non si può ancora chiedere di vestire i panni dello sfidante diretto, per quanto sia suggestiva la prospettiva. Al pilota del team Mooney VR46, un talento da coltivare con attenzione, va lasciato il tempo di maturare, senza infliggergli la pressione che una sfida al vertice comporta. Il primo a farlo capire è proprio il romagnolo, quando ammette con grande lucidità che: "Pecco è al momento più forte di me". Lo ha ammesso anche Jorge Martin, che domenica ha provato a mettere il sale sulla coda della Desmosedici di Bagnaia, alzando bandiera bianca nel finale. "Era troppo forte, difficile prenderlo", ha ammesso il pilota della Ducati Pramac.

Le difficoltà di Marquez e Quartararo

La griglia abbonda di nomi col pedigree del campione. Marc Marquez, otto titoli alle spalle, è generalmente considerato il pilota più forte che ci sia. Ma la Honda è uno scoglio gigante per lo spagnolo (che ha lanciato messaggi preoccupanti ai suoi vertici), che sconta anche una condizione fisica non ancora al top. Ergo, rivedere il Marquez dei tempi d’oro resta per lo più una speranza. Un discorso analogo si potrebbe fare per Fabio Quartararo, per motivi abbastanza simili. Al netto di una condizione perfetta, il campione francese resta ingabbiato in una situazione tecnica che ne limita ogni ambizione. Alla prima gara molti avrebbero scommesso sul derby interno alla Ducati, ma Enea Bastianini ha già saltato cinque gare a causa di una frattura alla scapola destra.

La Ducati sembra invincibile nelle mani di Pecco

Gli altri piloti si alternano sul podio, paradossalmente favorendo la corsa di Bagnaia: una volta può vincere Rins, un’altra possono provarci Binder, o Martin, o Vinales, ma nessuno di loro ha mostrato la necessaria costanza per meritarsi il ruolo di contender. Senza dimenticare che Bagnaia guida un missile, una Ducati che nelle sue mani appare invincibile. Questa è la situazione dopo sei gare, in una stagione che di gran premi ne conta venti. La scenario potrebbe mutare, ma al momento, di questo stiamo parlando.